Rete Civica: inaccettabile la proposta di legge elettorale PD

Il PD vuole 'assecondare il manovratore unionista e la galassia autonomista, per continuare a navigare a vista con qualche posticino di potere'

 

La proposta di nuova legge elettorale depositata in Consiglio Valle dal Partito Democratico è "inaccettabile, assurda, pericolosa e incostituzionale". Lo afferma Rete Civica aggiungendo, in una nota, che la proposta servirebbe "per assecondare il manovratore unionista e la galassia autonomista, per continuare a navigare a vista con qualche posticino di potere, per non cambiare nulla di sostanziale".

La proposta di legge secondo Rete Civica "risente di una preoccupazione di fondo: fare una proposta che non sia osteggiata da parte dei cosiddetti autonomisti". Niente elezione diretta del presidente, un "premio di maggioranza abnorme, di ben 24 seggi, cioè i due terzi dei seggi alla lista o al gruppo di liste che arriva prima, magari solo con il 25% dei voti". Il testo inoltre presenta "evidenti profili di incostituzionalità" e "non garantisce affatto la solidità della maggioranza". Le novità a proposito delle rappresentanza di genere inoltre sono ritenute "uno specchietto per le allodole". Secondo Rete Civica, il PD "lascerà cadere quegli elementi, dicendo che non c'è un sufficiente consenso".

"I tre consiglieri firmatari della Pdl - conclude Rete la nota di Rete Civica - si sono candidati in una lista che nel suo programma diceva esplicitamente e testualmente che bisogna introdurre 'un sistema che consenta agli elettori di decidere direttamente con il loro voto sia il Presidente della Regione, sia la maggioranza di legislatura ed il suo Programma di governo'. Cretier, Padovani e Malacrinò hanno rinnegato tutto, di rosso non hanno più neppure la vergogna".

 

 

redazione

 

 

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