Approvata a larga maggioranza dal Consiglio Valle la nuova legge che interviene sulla normativa del 2019
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato la nuova legge sulla mobilità sostenibile. Il testo aumenta di 1,4 milioni i contributi a fondo perduto per i cittadini e le imprese che acquistano veicoli a basso impatto ambientale ed inoltre istituisce la Consulta regionale per la mobilità ciclistica.
«Questo disegno di legge - ha dichiarato il relatore Roberto Rosaire (UV) - si inserisce in una strategia più ampia che punta a rendere la Valle d'Aosta "fossil fuel free" entro il 2040: da un lato, agevola la transizione verso la mobilità sostenibile, permettendo un accesso più ampio a soluzioni di trasporto ecologiche; dall’altro, sostiene concretamente il tessuto economico locale, facilitando l’acquisizione di veicoli a basso impatto ambientale». I contributi economici sono «un meccanismo essenziale affinché il processo di decarbonizzazione sia accessibile a tutti».
Lo scorso anno risultano 1.248 istanze di contributo, di cui 100 arrivate da aziende 4 da enti locali mentre nel 2024 sono giunte, al 30 settembre, 1.145 richieste di incentivo (91 da aziende e 1 da enti locali).
Riguardo alla Consulta per la mobilità ciclistica, l'obiettivo è attivare «una sede di confronto fra i diversi portatori di interesse nell'ambito della mobilità sostenibile in modo da mettere a punto, a livello regionale, politiche e interventi il più possibile partecipati», ha spiegato ancora Rosaire.
Il testo è passato con 26 voti a favore. Durante il dibattito in aula l'assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha evidenziato che «la mobilità elettrica può rappresentare un primo passo importante per garantire un sistema di fonti rinnovabili che ci renda autonomi dal gas e dal petrolio, questo provvedimento è un valore aggiunto». Tuttavia «manca una visione chiara a tutti i livelli, nazionale ed europeo, sul tema del Green deal: noi siamo una parte di un modello che, partendo dalle direttive europee, ha sviluppato i suoi Piani, ma oggi ci aspettiamo una posizione definitiva perché non ci sarebbe niente di peggio che non decidere».
PCP ha votato a favore del testo. Chiara Minelli: «la legge sulla mobilità sostenibile approvata dal Consiglio nel 2019, frutto del coordinamento tra una proposta di legge di cui ero prima firmataria e un disegno di legge del governo nel 2018, non è una legge di soli contributi, ma una norma che vuole perseguire nel campo della mobilità l'obiettivo del "Fossil fuel free" al 2040 per la Valle d'Aosta. Una legge che ha prodotto dei risultati positivi, malgrado le critiche mosse allora, tant'è che oggi viene rifinanziata. Per il futuro occorrerà fare una riflessione per rivedere la parte sulla micromobilità».
Anche RV ha sostenuto il disegno di legge ritenendo di particolare «soddisfazione l'istituzione della Consulta, che avviene a seguito di una mozione che avevo proposto a giugno e che era stata approvata dal Consiglio».
Al momento del voto si è astenuta la Lega VdA, così come il gruppo FI. Il leghista Simone Perron ha criticato «i 4 milioni stanziati per i contributi a fondo perduto per l'acquisto di auto elettriche. Una scelta che privilegia chi già può permettersi di acquistare un bene del genere, in un momento in cui, per altro, la decisione del blocco dei motori endotermici entro il 2035 è messa fortemente in discussione a livello internazionale».
Clara Rossi