Traforo Monte Bianco, Testolin: «a oggi nessun confronto con i ministeri»

Discussa in Consiglio Valle una interpellanza di PD-FP sugli accordi politici tra UV e Forza Italia e sul raddoppio del traforo 

 

Ad oggi «non esiste alcun confronto formale, tecnico o amministrativo con i ministeri competenti riguardante il progetto di una nuova galleria, né con i ministeri francesi corrispondenti, perché questi aspetti non rientrano tra le competenze istituzionali della Regione». Così il presidente della Regione, Renzo Testolin, rispondendo oggi in Consiglio Valle a una interpellanza del gruppo PD-FP sul possibile raddoppio del traforo del Monte Bianco.

Il capogruppo Jean-Pierre Guichardaz ha ricordato, nell'illustrare l'interpellanza, che «nel documento politico sottoscritto il 4 novembre dal presidente dell’UV e dal responsabile nazionale enti locali di Forza Italia, che sta alla base della nuova maggioranza regionale, si indica come priorità condivisa il potenziamento del traforo. Tuttavia non risulta alcun atto ufficiale, né regionale né intergovernativo, che confermi l’avvio di una progettazione reale».

Nella risposta, Testolin ha dichiarato che l'accordo «riflette una visione condivisa che considera strategico il raddoppio del tunnel», ma che «gli studi tecnici, le analisi preliminari, le verifiche e le valutazioni d'impatto ambientale sugli eventuali lavori non competono alla Regione, bensì sono di competenza statale».

Il governo regionale è «disponibile - ha poi dichiarato il presidente della Regione - a condividere con il Consiglio i progressi fatti dal dossier in base alle nostre competenze e conoscenze. Consideriamo estremamente promettente l'impegno preso dal ministro Tajani di organizzare il prossimo incontro bilaterale Francia-Italia nella nostra regione, nell'ambito del Trattato del Quirinale. Questa iniziativa pone il nostro territorio al centro delle questioni transfrontaliere, tra le quali il tunnel e la realizzazione della seconda canna».

 


E.G.

 

 

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