Approvate dal Consiglio Valle le leggi di bilancio 2026/2028

Via libera dell'aula alla legge di stabilità, al Defr e al bilancio di previsione 

 

A conclusione di tre giorni di dibattito, il Consiglio regionale della Valle d'Aosta oggi ha approvato la legge di stabilità 2026/2028 e i collegati Defr e bilancio di previsione. FdI e AVS hanno votato contro i tre disegni di legge mentre i gruppi Lega VdA, PD-FP, La Renaissance, AdC si sono astenuti.

Nel corso della discussione, il presidente della Regione Renzo Testolin ha messo in evidenzia la «volontà della maggioranza di garantire, anche attraverso questo bilancio, risorse certe verso gli enti locali che rimangono fondamentali nella gestione del territorio e primi interlocutori per quanto riguarda i servizi ai cittadini». 

Testolin ha aggiunto che «il bilancio di quest'anno deve ancora essere sottoposto ad alcune valutazioni che saranno oggetto delle prossime variazioni per mettere anche in fila le esigenze del programma di questa maggioranza. Abbiamo coscienza che siamo tra i pochi enti in assoluto che possano vantare un rapporto positivo tra entrate ordinarie e spese correnti. Ciò permette di guardare con fiducia al futuro che ci vedrà ancora impegnati a dare risposte coerenti e attente ai bisogni della comunità».

Il bilancio di previsione pareggia in 2 miliardi e 16 milioni di euro per il 2026, 1 miliardo e 740 milioni per il 2027 e in 1 miliardo 662 milioni per il 2028.

Nelle dichiarazioni di voto, la vice capogruppo di PD-FP Clotilde Forcellati ha parlato di bilancio che «non dedica sufficiente attenzione alle persone più fragili e, nonostante i contributi proposti tramite ordini del giorno, abbiamo riscontrato una chiusura totale. L’astensione è quindi un segnale chiaro: non facciamo ostruzionismo, ma intendiamo richiamare l’attenzione sui bisogni reali della popolazione».

«Noi vediamo delle criticità e ve le portiamo, voi non le ascoltate e ne pagherete le conseguenze. Noi andremo avanti nelle nostre battaglie, continuando a parlare ai valdostani e a proporre», la dichiarazione del vice capogruppo della Lega Simone Perron.

Per Massimiliano Tuccari, vice capogruppo di Fratelli d'Italia, nel provvedimento manca una visione strategica: «il destina circa l’80% alla spesa corrente e solo il 20% a investimenti e interventi capaci di generare sviluppo, servizi e futuro, impedendo una vera programmazione. Si gestisce l’esistente senza costruire futuro».

«Il nostro voto al Defr è contrario per la mancanza di visione a lungo termine, per le tempistiche e per temi importanti per noi inaccettabili: raddoppio del Tunnel, ferrovia Aosta/Pré Saint Didier, Cime Bianche, collegamenti intervallivi e Ente strumentale», ha detto il vice capogruppo di AVS, Eugenio Torrione.

«Ci asteniamo - ha dichiarato Marco Carrel, Autonomisti di Centro - per dire che siamo pronti a portare il nostro contributo, ma solo se anche voi siete realmente pronti al confronto. Le risposte alle nostre iniziative dimostrano che vi sono importanti differenze all'interno di questa maggioranza, in primis sui metodi, esattamente come più volte rimarcato da noi nella scorsa legislatura. Una forza autonomista è stata appositamente lasciata in minoranza, ma ribadisco la disponibilità al dialogo costruttivo se volete realmente tradurre i numeri in vere proposte per affrontare i problemi dei valdostani.»

Per l'Union Valdôtaine, Michel Martinet ha parlato di bilancio «bilancio sano, solido, con i conti a posto. Nessuna bulimia né anoressia: il fatto di avere un fondo pluriennale vincolato è sinonimo di dinamicità, di progettazione del futuro. È un bilancio che dà garanzie: i soldi che sono stati destinati alla protezione civile sono strategici per la sicurezza del territorio e nelle situazioni emergenziali; gli interventi per il settore del turismo, per gli impianti a fune, per le infrastrutture sportive e per le manifestazioni internazionali sono importanti per collocare la Valle d'Aosta in una posizione competitiva e attrattiva.»

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