Approvati rendiconto e assestamento di bilancio. Perron: "fatti tutti gli sforzi possibili"

 

L'assessore ha difeso l'accordo con lo Stato: "senza non avremmo avuto certezze"

Perron-egoAOSTA. Il Consiglio Valle ha dato il via libera in serata il rendiconto generale del 2014 e l'assestamento di bilancio 2015 della Regione. Il primo ddl è stato approvato con 20 voti a favore e 14 contrari (Alpe, M5s e Uvp) mentre l'assestamento ha ottenuto 20 "sì'", 7 "no" (Alpe e M5s) e altrettante astensioni (Uvp).

L'esercizio finanziario 2014 chiude con un avanzo di amministrazione di 148,3 milioni di euro, che sono attribuiti all'esercizio 2015 con la legge di assestamento. Al netto delle assegnazioni obbligatorie (31,8 milioni dei fondi stato ed europei e 87 milioni legata in parte alle accise sull'energia elettrica e birra e in parte alla "robin tax"), l'assestamento assegna “discrezionalmente” circa 28 milioni di euro. Tra questi, 6,5 milioni di euro vanno alla spesa sanitaria, di cui 3 milioni per la mobilità sanitaria passiva; 550 mila euro per gli interventi infrastrutturali sulle micro-comunità per anziani e disabili; 354 mila euro per le borse di studio del personale medico dell’Azienda USL; 100 mila euro per l'assistenza sociale. 2,5 milioni sono attribuiti alla valorizzazione del patrimonio immobiliare già conferito alla Valle d’Aoste Structure spa. Sono poi destinati 600 mila euro agli educatori della scuola; 440 mila euro al finanziamento dell’istituto pareggiato Conservatoire de la Vallée d’Aoste; 350 mila euro al restauro di beni artistici di proprietà della Diocesi; 450 mila euro sono per l’Inva spa a ristorno dei costi sostenuti per la Centrale unica di committenza (CUC), mentre 250 mila euro vanno ai contributi per il sostegno delle locazioni di strutture ed impianti per la trasformazione di prodotti agricoli. Infine, 12 milioni di euro sono destinati ad aumentare gli stanziamenti dei fondi di riserva.

In chiusura del lungo dibattito l'assessore al Bilancio e Finanze Ego Perron è intervenuto difendendo l'operato della maggioranza e dell'esecutivo: «Non abbiamo mai presentato la situazione valdostana con toni trionfalistici, ma non è giusto banalizzare il lavoro svolto finora. Chi si illude di andare a dettare le regole a Palazzo Chigi sbaglia, così come chi pensa di entrare alla Ragioneria di Stato e battere i pugni per ottenere tutte le condizioni favorevoli. Abbiamo cercato di fare tutti gli sforzi possibili all'interno di una contrattazione non facile con lo Stato, indipendentemente dal Governo in carica, e tentato di far valere le nostre prerogative».

«Dobbiamo fare i conti con la legislazione vigente - ha continuato Perron -. L'insieme di queste norme grava per il 2014 per 416 milioni di euro, salvo diverso accordo; ciò significa che se noi applicassimo tutte queste leggi senza un accordo con lo Stato ci saremmo trovati ad avere a disposizione 708 milioni anziché 838 milioni per il 2014. Per il 2015, il punto di partenza non è rappresentato dai 150 milioni in meno, ma bisogna tenere conto del fatto che, intervenendo il nuovo accordo, da 640 milioni il limite si è alzato a 701 milioni di euro».

L'assessore al Bilancio e Finanze ha anche definito «un buon accordo» l'intesa stretta con Roma che invece è stata criticata a più riprese dalla minoranza. «Senza questo accordo non avremmo avuto nessuna certezza - ha detto -. E' stato certificato in via definitiva che nel 2014 abbiamo rispettato il Patto, quindi non ci sono sanzioni per la Valle d'Aosta. L'accordo prevede un ampliamento di 60 milioni per il 2015, c'è la rinuncia al contenzioso da parte della Regione, c'è un miglioramento del patto di stabilità per i Comuni, c'è un trasferimento aggiuntivo di 120 milioni che consente la chiusura delle partite pendenti con Trenitalia (quindi il completamento dell'iter per la completa regionalizzazione della competenza sulla ferrovia). Dunque, oggi ci sono condizioni di certezza in una situazione di luce ed ombre. L'impegno del Governo regionale è di operare per continuare a garantire prospettive di sviluppo per la nostra comunità».

 

E.G.

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