Verso un nuovo prestito da 20 milioni per il Casinò di Saint-Vincent

 

La proposta al vaglio delle Commissioni consiliari. Cognetta (M5s): "mancano i clienti, tra sei mesi serviranno altri 20 milioni"

cognetta-casinoAOSTA. Poco dopo aver esaminato un bilancio di previsione da lacrime e sangue, le Commissioni consiliari si trovano ora a dover discutere se consentire a Finaosta di concedere un nuovo prestito milionario al Casinò di Saint-Vincent. La cifra in questione ammonta a 20 milioni di euro.

Roberto Cognetta, consigliere regionale del Movimento 5 stelle e membro della IV Commissione deve esaminare la proposta di deliberazione riguardante il mutuo, ha scelto di rendere pubblico sul suo profilo Facebook quanto sta accadendo.

Ad Aostaoggi.it spiega così il perché dei 20 milioni: «Sostanzialmente il Casinò ha un'enorme crisi di liquidità che è antecendente alla prima ricapitalizzazione, quella da 60 milioni dello scorso anno che doveva risolvere tutta una serie di problemi. C'è stata anche la questione del taglio degli stipendi che doveva risolvere tutto. Ma i problemi non vengono risolti perché la questione fondamentale è che mancano i clienti».

Ma se le casse pubbliche, come dimostra anche l'ultimo bilancio della Regione, riescono a stento a mantenere servizi come la sanità, il welfare, i trasporti, da dove arrivano questi 20 milioni? Le risorse arrivano da Finaosta in quanto «le banche si stanno tirando indietro», dice Cognetta, e provengono da «quel buco nero che si chiama Gestione speciale e che sfugge almeno fino adesso al bilancio regionale, anche se il prossimo anno non sarà più così. E' il salvadanaio - accusa Cognetta - che ha Rollandin per dare i soldi dove preferisce e quindi, come dire, passa sopra a tutti. Non c'è modo di discutere perché tecnicamente è Finaosta che li dà».

Il prestito rappresenta una ennesima iniezione di liquidità per una società che è in difficoltà da anni e che, nonostante gli annunci e i cambi ai vertici, non sembra nemmeno avvicinarsi all'uscita dalla crisi. Cognetta afferma che i 20 milioni di euro basteranno per appena un semestre: «dai conti che ci sono stati dati - sostiene - di fatto tra sei mesi avranno bisogno di altri 20 milioni».

A questo punto secondo il consigliere M5s il Casinò «è in una situazione prefallimentare, per non dire fallimentare». Il prestito prevede la restituzione dei 20 milioni in 24 mesi al tasso dell'1% rinnovabili da parte di Finaosta al massimo per ulteriori 24 mesi. «Finaosta concede quattro anni per riavere i soldi. Sono almeno 500.000 euro mal contati al mese da restituire, più i debiti che il Casinò ha già».

Perché allora mantenere il piedi il Casinò? Questa la risposta di Cognetta: «credo ci sia una convenienza politica a tenerlo in questa situazione perché rappresenta un enorme serbatoio di voti e pensare di andare in concordato preventivo significherebbe per molti perdere una base elettorale enorme. L'altra questione è che chi ha gestito questa cosa in questi anni è, da un certo punto di vista, uno sprovveduto che non ha capito che quando abbiamo discusso dei 60 milioni era già tempo di staccare la spina. Noi avevamo detto che i 60 milioni non sarebbero bastati. E infatti non sono bastati».

 

Marco Camilli

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