Due società in causa con la Regione da 25 anni per un appalto sulle Carte topografiche

Da un quarto di secolo la vicenda per un indennizzo di 210 milioni di Lire ribalza da un tribunale all'altro

 

Palazzo regionale

Il governo regionale nel corso della riunione di mercoledì ha approvato di costituirsi in giudizio davanti al Tribunale di Aosta nell'ambito di una controversia che va avanti da quasi 25 anni per un contratto di appalto rescisso. 

La lite riguarda un contratto di appalto del dicembre 1994 per la realizzazione di Carte topografiche regionali con l'allora Corip snc e la società Studio Topografico e Aerofotogrammetrico di Firenze.

L'ingarbugliata vicenda parte dal tribunale di Firenze, dove nel settembre 1997 arriva un ricorso delle società per ottenere dalla Regione un indennizzo di 210 milioni di Lire per rescissione unilaterale del contratto di appalto a seguito dell'esclusione del raggruppamento temporaneo di imprese dalla gara per le carte topografiche. L'amministrazione regionale si oppone al decreto ingiuntivo emesso provvisoriamente ritenendo l'indennizzo non dovuto. 

Ci vogliono sei anni prima che dal tribunale toscano arrivi una sentenza e la pronuncia dei giudici del settembre 2003 è che il decreto ingiuntivo va revocato e che le società devono restituire l'indennizzo diventato di 116.662,31 Euro, ma che comunque sulla questione è competente il Tribunale di Torino. Le società impugnano la sentenza e di conseguenza la causa arriva in Appello sempre a Firenze. Qui con sentenza del 2006 l'opposizione della Regione viene dichiarata inammissibile e l'amministrazione condannata a pagare le spese di entrambi i gradi di giudizio. La Regione impugna la decisione e il tutto approda alla Corte di Cassazione, la quale stabilisce che tutto deve tornare in Appello a Firenze. Siamo ormai a ottobre 2013.

La nuova sentenza di Appello da Firenze arriva nel 2016 e conferma quanto stabilito tredici anni prima: l'indennizzo avuto dalla Regione va restituito.

A questo punto le società che nel frattempo hanno rilevato il presunto credito decidono di ritornare in Cassazione. Il ricorso è notificato alla Regione a gennaio 2017 e questa volta la Cassazione impiega più di cinque anni e mezzo per pronunciarsi. Con ordinanza dell'agosto 2022 è stabilito che il ricorso delle società sulla competenza territoriale del giudice va accolto e che la questione deve essere trasferita ad Aosta.

L'incredibile vicenda arriva quindi ai giorni nostri. A dicembre 2022 la causa è riassunta innanzi al Tribunale di Aosta e la Regione ha deliberato di costituirsi in questo ennesimo giudizio. Per quest'ultimo (almeno finora) passaggio in tribunale la Giunta ha stanziato circa 17mila euro a copertura delle spese legali.

 

 

Clara Rossi

 

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