Ipotiroidismo, la malattia più comune della tiroide nel mondo occidentale: cause e cura

La Salute su Aostaoggi.it, a cura del dott. Franco Brinato


L'ipotiroidismo rappresenta la disfunzione più frequente della tiroide ed è caratterizzata da un insufficiente produzione degli ormoni tiroidei. La tiroide è infatti la ghiandola che produce due ormoni, la tiroxina (T4) e la Triiodotironina (T3), fondamentale per numerosi funzioni dell'organismo quali la crescita, il metabolismo, il peso corporeo, il colesterolo, il sistema nervoso centrale e il comportamento.

L'ipotiroidismo nei paesi occidentali è diffuso soprattutto negli anziani e in particolare nelle donne in menopausa, ma può manifestarsi in ogni età e spesso nella stessa famiglia.

tiroideChe cosa è la tiroide? Come funziona?

Per meglio capire le malattie della tiroide è necessario fare un accenno a cosa è la tiroide e a quali sono le funzioni.

La tiroide è posizionata nella parte anteriore del collo, centralmente subito sotto il pomo di Adamo. La sua forma può essere paragonata a quella di una farfalla, nella quale i due lobi corrispondono alle ali che sono unite al centro da una parte definita istmo. Sopra alla tiroide e dietro di essa si trova la laringe e sotto la trachea, due tratti dell'apparato respiratorio.

La sua funzione è legata ad altri importanti ghiandole: l'ipotalamo e l'ipofisi (due ghiandole situate nel cervello). L'ipotalamo con la produzione dell'ormone THR (fattore di rilascio della tireotropina) invia all'ipofisi un segnale in seguito al quale l'ipofisi rilascia l'ormone TSH (ormone stimolante la produzione di ormoni tiroidei) che regola la quantità degli ormoni tiroidei nel sangue, prodotti dalla tiroide. L'ipofisi quindi monitora la concentrazione degli ormoni nel sangue e aumenta o diminuisce la produzione di TSH, mantenendo una quantità adatta di ormoni circolanti in base alle esigenze dell'organismo. Il malfunzionamento di questo sistema porta alla disfunzione della ghiandola.

Quali funzioni hanno gli ormoni tiroidei per l'organismo?

  • Contribuiscono in modo fondamentale alla spesa energetica e alla produzione di calore, regolando direttamente il metabolismo basale;
  • Regolano la produzione e l'immagazzinamento e la dismissione degli zuccheri nel fegato favorendo il controllo della glicemia;
  • Favoriscono la digestione dei grassi e regolano il colesterolo nel sangue;
  • Aumentano la sintesi delle proteine (proteine strutturali, enzimi, ormoni); favorendo la massa muscolare;
  • Regolano lo sviluppo e la differenziazione del sistema nervoso centrale durante la vita fetale e nelle prime settimane di vita (un deficit della funzionalità tiroidea in epoca precoce comportano gravi ripercussioni sul sistema nervoso centrale e possono compromettere il quoziente intellettivo del soggetto sino al cretinismo infantile);
  • Favoriscono il normale accrescimento corporeo nel bambino e la maturazione dei vari apparati, soprattutto quello scheletrico;
  • Aumentano e migliorano l'attività cardiaca;
  • Aumentano la mobilità intestinale;
  • Favoriscono l'assorbimento della vitamina B12 e del ferro;
  • Aumentano la sintesi di eritropoietina, l'ormone prodotto dal rene necessario per la produzione delle cellule del sangue;
  • Regolano il trofismo (nutrimento) della cute e degli annessi (peli e ghiandole);
  • Stimolano la produzione di altri ormoni ed hanno un ruolo permissivo sulle funzioni riproduttive.


Che cosa è l'ipotiroidismo?

L'ipotiroidismo è una malattia molto diffusa e si verifica quando la tiroide non riesce a produrre la giusta quantità di ormoni tiroidei, la Triiodotironina (T3 ) e la Tiroxina ( T4). Nelle fasi iniziali, l'ipotiroidismo raramente provoca disturbi ma col passare del tempo, se non curato, può causare una serie di problemi di salute.


Quali sono le cause dell'ipotiroidismo?

La causa più frequente è la tiroidite di Hashcimoto, una malattia autoimmunitaria che porta alla produzione di anticorpi contro la tiroide. Gli anticorpi prodotti lentamente distruggono la ghiandola provocando la malattia.

Altre cause sono la carenza di iodio con la dieta, elemento indispensabile per la sintesi degli ormoni tiroidei frequente negli individui che vivono in montagna.

La malattia inoltre può insorgere in caso di asportazione chirurgica della ghiandola tiroidea per malattie tumorali o malattie congenite dovuti a disturbi ereditari od al malfunzionamento dell'ipotalamo o dell'ipofisi.

Quali sono i sintomi di un cattivo funzionamento della tiroide?

tiroide

I sintomi dell'ipotiroidismo sono legati alla carenza degli ormoni tiroidei e dei loro effetti su i vari organi. I principali sintomi dell'ipotiroidismo negli adulti sono:

  • Sensazione continua di freddo (gli ormoni tiroidei hanno la funzione di regolare e mantenere la temperatura corporea, è chiaro che una loro carenza crea un abbassamento della temperatura corporea ed una intolleranza al freddo);
  • Alterazione dell'umore e depressione (la carenza di T4 o tiroxina provoca la riduzione degli zuccheri nel sangue ed uno scarso apporto di zuccheri al cervello, unica fonte di energia, può causare ansia e depressione);
  • Riduzione del tono muscolare, dovuto alla diminuzione delle proteine, componenti importanti per la struttura dei muscoli;
  • Riduzione dei battiti cardiaci (la diminuzione degli ormoni tiroidei rallenta I batti cardiaci al disotto di 70 battiti al minuto e la portata circolatoria, cioè la quantità di sangue pompata dal cuore) che può creare uno scompenso cardiaco;
  • Aumento e durata del ciclo mestruale nella donna, dovuto al rallentamento della riparazione dell'endometrio (la parete interna dell'utero che si sfalda durante il ciclo mestruale);
  • Aumento del peso corporeo fino all'obesità, nonostante assunzione di una normale quantità di cibo;
  • Stipsi, dovuto al rallentamento della mobilità intestinale;
  • Difficoltà di concentrazione dovuto al rallentamento del metabolismo e alla carenza di zuccheri.

In età pediatrica l'ipotiroidismo provoca ittero, difficoltà respiratorie, difficoltà nell'alimentazione per mancanza di appetito e ritardo nella crescita.

Come si fa la diagnosi di ipotiroidismo?

Innanzitutto l'ipotiroidismo va sospettato se il soggetto presenta i sintomi prima descritti. Per la conferma della diagnosi è necessario sottoporsi ad esami del sangue valutano i livelli degli ormoni tiroidei circolanti. Normalmente si dosa l'ormone tireostimolante (TSH) e la tiroxina (T4); alle volte si misura anche la triiodotironina (T3). Bassi livelli di T4 e alti di TSH sono indici di ipotiroidismo.

Si possono, inoltre, misurare i livelli nel sangue di anticorpi contro la tiroide, indice di tiroidite autoimmune (Hashimoto). La diagnosi può essere completata con l'esecuzione di esame ecografico.

Qual è la terapia?

Bassi livelli di T4 e alti di TSH impongono un trattamento farmacologico. Il trattamento comporta l'assunzione quotidiana dell'ormone tiroideo sintetico (levotiroxina) con aggiustamento dei dosaggi fino ad arrivare ad una concentrazione ottimale della sostanza nel sangue, valutata in base alla risposta individuale, cioè con la scomparsa dei sintomi. Il farmaco è disponibile in compresse e deve essere assunto la mattina a stomaco vuoto poiché il cibo ne influenza l'assorbimento. La levotiroxina può avere effetti collaterali legati soprattutto al sopradosaggio (diarrea, aumento del battito cardiaco, insonnia, mal di testa, perdita di peso).

 

Franco Brinato
specialista in Medicina d'Emergenza Urgenza e Medicina Termale e dirigente medico di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso

 

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