Picco di influenza in Valle d'Aosta: consigli e misure di prevenzione

AOSTA. In Italia dall’inizio della stagione sono circa 4 milioni 478 mila le persone colpite dall’influenza, di cui 39 sono decedute e 191 sono state ricoverate perché in uno stadio particolarmente grave della malattia. Nell'ultima settimana il virus ha colpito 832 mila persone ed è stato particolarmente aggressivo a Trento ed in Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania e Calabria.

influenzaIn Valle d’Aosta, anche se in ritardo rispetto alle altre regioni, si è registrato negli ultimi 10 giorni il picco stagionale dell’influenza, che ha provocato un iperafflusso di persone in Pronto soccorso.
Secondo i dati dell’istituto Superiore della Sanità, a fine stagione potremmo superare il record dello scorso anno e questa potrebbe essere la peggiore stagione degli ultimi 15 anni. L’allarme influenza rimarrà almeno per tutto il mese di febbraio.

Da cosa è stata provocata l'influenza di questa stagione?
L’influenza è un malattia provocata da virus. In natura esistono diverse famiglie di virus influenzali e quelli che colpiscono l'uomo sono stati classificati in tre famiglie: A, B e C. Il più comune è il tipo A. In questa stagione la virulenza è dovuta alle due varianti di quest'ultimo tipo ed in particolare A/H1N1 e A/H3N2.

Era prevista la diffusione di questi Virus?
Era stata prevista una diffusione delle varianti del virus A e se ne è tenuto conto nel vaccino messo a disposizione. La particolare virulenza si è verificata nei soggetti non vaccinati: in Italia questo virus ha circolato poco nella scorsa stagione e quindi molti soggetti non erano immunizzati. Queste varianti di virus hanno aumentato i casi di contagio soprattutto nella popolazione anziana perché il virus A/H3N2 è particolarmente aggressivo per questa fascia di età.

Come difendersi?
La trasmissione del virus dell'influenza avviene per via aerea attraverso le goccioline di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Lavarsi le mani con acqua o con gel alcolici, fortemente raccomandato dall'organizzazione mondiale della sanità, è considerato uno delle più efficaci misure per il controllo della diffusione dell'infezione, anche negli ospedali. E’ consigliabile evitare luoghi affollati e in caso di febbre rimanere a casa. Se è necessario l’intervento medico, è utile richiedere la valutazione a domicilio da parte del medico curante e non recarsi al pronto soccorso (il soggetto ammalato potrebbe contagiare persone a rischio come bambini e anziani).
Una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso con fazzolettini), l'isolamento volontario a casa per le persone contagiate e l'uso di mascherine sono misure che limitano in maniera considerevole la diffusione della malattia. La vaccinazione inoltre rimane lo strumento migliore per prevenire l'influenza.

Come si cura l'influenza?
La soluzione ottimale è il riposo e un'automedicazione responsabile attraverso l'utilizzo di farmaci da banco (paracetamolo, aspirina ecc), consigliati dal farmacista e dal medico. L'importante è non farne abuso. I farmaci agiscono sui sintomi e non curano la malattia ed i sintomi devono essere controllati, non azzerati. La febbre è una risposta benefica dell'organismo all'infezione: il virus non resiste alle alte temperature, per cui è consigliato non assumere farmaci fino a quando la temperatura corporea non supera i 38°. Il ricorso agli antivirali è necessario solo in casi particolari, come nei soggetti con malattie croniche che vanno incontro a complicanze gravi. Il persistere della febbre, oltre i 5-6 giorni, deve far sospettare un sovrainfezione batterica e solo in questo caso è utile l'uso di antibiotici, consultando sempre il medico.

 

 

 

dott. Franco Brinato
Specialista in Medicina d'Emergenza Urgenza e Medicina Termale. Dirigente Medico di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso

 





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