Aumentano del 3% i casi trattati dal Difensore Civico della Valle d'Aosta

 

L'Ufficio si occupa anche di tributi: «i valdostani chiedono come fare a pagarli»

formento-dojotAOSTA. Sono ancora in aumento i casi di cui si è occupato l'Ufficio del Difensore civico della Valle d'Aosta. Nel 2014 ne sono stati trattati 524, il 3 per cento in più rispetto allo scorso anno, di cui 493 nati nel corso dell'anno (+5%) e 49 non conclusi (2 dei quali aperti nel 2013).

I numeri sono stati comunicati dal Difensore civico Enrico Formento Dojot che in conferenza stampa, stamane a Palazzo regionale, ha sottolineato come la difesa civica, un servizio gratuito per la tutela dei diritti dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, sia «da noi una realtà, nel resto d'Italia purtroppo un'utopia». In Valle d'Aosta infatti l'Ufficio è attivo da anni, mentre fuori dai confini regionali la figura del Difensore civico comunale è stata soppressa dal 2010.

Gli Enti locali convenzionati con l'Ufficio valdostano sono 80, come nel 2014, cioè tutte le 8 Comunità montane e 72 Comuni su 74 (mancano solo Courmayeur e Oyace). Per la prima volta dopo anni, il maggior numero di istanze riguarda proprio i Comuni e le Comunità montane che ne raccolgono, rispettivamente, il 35% e il 4%. Fino a due anni fa invece il primato era detenuto dalla Regione: 32% dei casi nel 2013 contro il 25% del 2014.

I settori dell'ordinamento, dell'assetto del territorio e del rapporto di lavoro sono quelli coinvolti più di frequente, ma i cittadini si sono rivolti al Difensore civico anche per questioni che vanno dalla viabilità ai tributi locali. Su quest'ultimo tema, il ruolo di Difensore civico ha permesso a Formento Dojot di constatare la difficoltà dei contribuenti valdostani nel pagare tasse e imposte che cambiano nome, parametri e aliquote con una velocità impressionante. «Nessuno chiede come non pagare le tasse, bensì come fare a pagarle», ha spiegato riferendosi in particolare alla Tari, che prima poco prima era la Tasi e prima ancora la Tarsu, però nel frattempo era diventata la Tares.

L'incontro con i giornalisti è stata l'occasione per Formento Dojot per sviluppare un ragionamento più ampio sulla crisi economica che «inizia a farsi sentire anche in Valle d'Aosta» e sulla ripresa che può arrivare solo con una «maggiore occupazione» perché il lavoro crea reddito, quindi consumi, quindi una ripartenza dell'economia.

Il Difensore civico ha anche espresso una riflessione sull'economia mondiale e sulla democrazia: «Le agenzie di rating hanno più potere degli Stati, ma non hanno un parlamento ed una popolazione a cui rispondere. Questo sta cambiando quel concetto di democrazia che abbiamo finora apprezzato».

 

Marco Camilli

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