La mappatura tradizionale dei pascoli unita alle immagini satellitari in alta risoluzione
Trova spazio sulla rivista scientifica "International Journal of Applied Earth Observation and Geoinformation" lo studio compiuto da Arpa Valle d'Aosta insieme a Iar e Parco Nazionale Gran Paradiso sulla distribuzione e la produttività dei pascoli dell'area protetta nella zona del "quattromila" italiano.
Lo studio ha «abbinato la mappatura tradizionale "in campo" all'analisi di immagini satellitari ad alta risoluzione, per ottenere una mappa che raffigura la distribuzione e la produttività delle superfici a pascolo del Parco».
Gianluca Filippa, primo autore dello studio, spiega più dettaglio: «Abbiamo utilizzato i risultati delle osservazioni in campo per addestrare modelli matematici di classificazione basati sul machine learning. Questi modelli sono poi in grado di classificare, sulla base delle caratteristiche dei dati satellitari, superfici che non sono state oggetto di osservazione diretta. Questo ci ha permesso di rappresentare la distribuzione e le caratteristiche produttive di prati e pascoli del versante valdostano e piemontese del Parco ad un livello di dettaglio finora mai ottenuto».
Lo studio - intitolato "On the distribution and productivity of mountain grasslands in the Gran Paradiso National Park, NW Italy: A remote sensing approach" - è realizzato insieme ad enti di ricerca italiani e francesi e può essere utilizzato per la pianificazione territoriale del Parco nazionale, ma non solo. «Questo studio - evidenzia l'Arpa - apre prospettive interessanti per una sua estensione all’intero territorio valdostano. Essendo basato su dati satellitari in costante aggiornamento, permette poi un affinamento periodico delle stime delle risorse pastorali della Regione Valle d’Aosta».
Elena Giovinazzo
