Il progetto di CVA coinvolgerà prima i Comuni e in seguito imprese e cittadini nel sostenere l'attivazione delle Comunità energetiche rinnovabili sul territorio valdostano
Comunità energetiche rinnovabili: si parte. Mentre il disegno di legge predisposto dal governo regionale è pronto da un anno ma è ancora fermo in Commissione, l'assessorato regionale dello Sviluppo economico firma con CVA un protocollo d'intesa che autorizza la società a prestare servizi di consulenza per la progettazione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) sul territorio della Valle d'Aosta. Il progetto è denominato CVd'A.
CVd’A, spiega la Compagnia Valdostana delle Acque, è attuato in collaborazione con il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino e prevede due fasi. "In un primo tempo gli interlocutori dell'azienda saranno esclusivamente le pubbliche amministrazioni". Già dalla prossima settimana i Comuni potranno utilizzare un apposito codice identificativo ricevuto dal Celva per dare la propria adesione. "Gli enti pubblici che faranno richiesta del servizio verranno supportati nella raccolta di dati funzionali al calcolo dei profili di carico energetico dei potenziali utenti per consentire di avere i dati necessari allo studio di prefattibilità delle Cer entro fine settembre".
"Successivamente - prosegue CVA - l'analisi verrà ampliata alle piccole e medie imprese e ai profili domestici". Se tutto andrà come previsto, per il mese di novembre saranno pronte alcune proposte "potenzialmente ottimali di aggregazione delle diverse utenze per creare Comunità energetiche rinnovabili sostenibili, sia sotto il punto di vista economico sia ambientale, in tutto il territorio della Regione".
Elena Giovinazzo