Intervista all'assessore regionale al Bilancio e Finanze, Mauro Baccega

Mauro Baccega, assessore regionale al Bilancio e Finanze. Da quanti anni è in politica?
«Ho iniziato giovanissimo, a 20 anni nel Partito Repubblicano. Sono stato candidato due volte al Comune di Aosta ed eletto quasi per caso, ma per questioni di lavoro e operative dovetti lasciare in entrambe le legislature. Nel 2005 un gruppo di amici volle sostenere la mia candidatura al Comune di Aosta, quindi mi dimisi dagli incarichi che avevo a livello societario - come imprenditore avevo dei contratti di lavoro con la pubblica amministrazione - e fui eletto. Quindi dal 2005 fino al 2013 sono stato assessore alle Finanze e Patrimonio, dopo il 2013 nell'amministrazione regionale e subito assessore alle Finanze. Nel 2014 sono stato nominato assessore ai Lavori pubblici e nel 2018 l'avventura alla Sanità. Poi fummo invasi dal problema del Covid19. Poi c'è stata l'esperienza in opposizione con Pour l'Autonomie, poi nel gruppo misto e successivamente con l'adesione a Forza Italia in quanto uomo liberale».
In politica tutto è possibile e nessuno si immaginava Forza Italia in maggioranza con l'Union Valdôtaine. Questa situazione può creare ancora più disaffezione tra gli elettori?
«Abbiamo fatto cinque anni di opposizione incisiva soprattutto dal 2022 in avanti con Forza Italia, presentando una legge elettorale e provvedimenti significativi: case popolari, sanità e proposizioni. Qualcosa abbiamo portato a casa, altro no, ma il nostro obiettivo era di andare in maggioranza. In campagna elettorale ho sempre detto che il nostro ruolo è di governare. È vero che avevamo una coalizione, ma se qualcuno ha buona memoria si ricorderà che nel 2024 in un mio intervento parlai di centrodestra disunito. Poi le questioni sono venute fuori ovviamente appena dopo le elezioni perché i temi erano complicati. Il programma di governo in qualche modo lo avevamo condiviso tirando di qua e di là e c'erano differenze sostanziali su ospedale e altri temi. Ora però le cose stanno in un altro modo. Noi siamo in maggioranza e va sottolineato che abbiamo raggiunto un obiettivo politico straordinario: aver spostato l'asse degli autonomisti dalla sinistra al centrodestra. Noi siamo i moderati del centrodestra, quelli che guardano alle cose da fare e si mettono a lavorare per dare risposte ai cittadini. Questo probabilmente ha fatto sì che l'UV e le altre forze autonomiste guardassero con una certa attenzione al gruppo di Forza Italia».
Sono stati presentati alcuni ricorsi dopo le elezioni. Ritiene che possano condizionare l'amministrazione o siano ininfluenti?
«Mi auguro siamo ininfluenti, ma saranno altri palazzi a decidere. È chiaro che continuando così, a suon di ricorsi e problematiche prettamente giudiziarie, le persone si allontanano dalla politica. Non se ne può più».
Parliamo del bilancio da poco approvato. Il tempo delle vacche grasse è finito, ora qual è la criticità maggiore per la Valle d'Aosta?
«Io non direi che il periodo delle vacche grasse sia finito. C'è un bilancio di 2.106 milioni di euro che è il più alto in assoluto degli ultimi anni e ci sono risorse in equa distribuzione tra gli assessorati che danno risposte importanti. È un bilancio tecnico, lo abbiamo detto, perché evidentemente l'obiettivo era evitare il ricorso al bilancio provvisorio con tutte le sue problematiche per l'attività amministrativa, però diciamo che è un bilancio importante. Mette a disposizione risorse e premia fortemente gli investimenti. Probabilmente, lo abbiamo detto, bisognerà fare più attenzione agli avanzi di amministrazione. Cercheremo di lavorare affinché si possa monitorare passo passo i diversi assessorati e stimolare di più l'accesso e l'uso delle risorse a disposizione. Non tanto quest'anno, perché l'avanzo sarà significativo, ma dal successivo bilancio che faremo realmente noi cercheremo di evitare avanzi così importanti. Tutto dipende dagli aspetti organizzativi degli assessorati, dal numero delle persone chiamate a lavorare per produrre le delibere e i provvedimenti che consentono poi di spendere e dare risposte alla cittadinanza».
Anche in Valle d'Aosta sempre più famiglie non arrivano a fine mese, aumentano i distacchi delle utenze di forniture elettriche, riscaldamento. Quali speranze ci sono nell'inversione del trend?
«Le maggiori risorse dovranno andare anche nella direzione di sostenere le famiglie più deboli. Io sono qui da poche settimane, quindi approfondiremo questo percorso, ma l'attenzione alla famiglia è uno degli elementi prioritari per noi di Forza Italia. C'è in itinere una legge importante, la legge 3, che dà risposte sulla casa. Da quella legge si possono evidenziare percorsi per individuare le sacche di povertà, dove ovviamente dobbiamo investire in modo significativo».
Marco Camilli




