Dai rilevamenti sui ghiacciai Rutor e Timorion dati superiori rispetto alla media ventennale
Misurazioni sul ghiacciaio (Arpa VdA)
Gli accumuli di neve misurati sui ghiacciai valdostani Timorion e Rutor sono al di sopra della media degli ultimi vent'anni. Il dato emerge dai rilievi glaciologici compiuti dell'Agenzia regionale per l'ambiente della Valle d'Aosta al termine della stagione invernale che aiutano a capire lo stato di salute delle masse di ghiaccio.
«Per il ghiacciaio del Rutor l’accumulo nevoso presenta valori al di sopra della media del periodo di riferimento ventennale (2005–2025)», spiega l'Arpa. I tecnici hanno compiuto misurazioni combinando tre diverse metodologie per avere dati più precisi. «Sulla base di 91 misure manuali di spessore del manto nevoso - si legge nel rapporto dell'Agenzia -, 420 misure derivate da indagini georadar (GPR) e l’elaborazione dei modelli digitali di una porzione della superficie, è stato calcolato un accumulo medio di neve pari a 396 cm». L'accumulo specifico «risulta pari a 1.955 mm di equivalente in acqua, un valore al di sopra della media del periodo di riferimento ventennale (2005–2025), pari a 1.370 mm».
Rispetto allo scorso inverno tuttavia l'accumulo risulta inferiore, anche perché l'inverno 2023/2024 era stato particolarmente ricco di precipitazioni.
Una situazione simile è risultata dalle misurazioni del Timorion, dove «l'accumulo nevoso misurato è leggermente superiore alla media degli ultimi 24 anni». In particolare «durante la campagna sono stati effettuate 110 misure, con spessori di neve compresi tra 175 e 400 cm nelle zone più elevate (circa 3.400 m) e tra 150 e 220 cm nelle aree più basse (intorno ai 3.250 m). L’analisi di due profili stratigrafici, rappresentativi delle condizioni medie dei due settori altitudinali, indica una densità media del manto pari a 400 kg/m³. Ciò corrisponde a un accumulo medio sul ghiacciaio di 1.100 mm di equivalente in acqua, valore lievemente superiore alla media della serie storica iniziata nel 2001».
Valanga sul Timorion (Arpa VdA)
Gli esperti dell'Arpa nel corso delle misurazioni hanno verificato un fenomeno insolito: la presenza di una valanga sulla porzione Sud-Ovest del ghiacciaio. La valanga è ritenuta «un'anomalia, sia per la posizione inusuale, sia per la dinamica osservata in un contesto generalmente stabile dal punto di vista valanghivo». Le «precipitazioni significative e variazioni morfologiche del ghiacciaio» hanno verosimilmente causato il distacco.
Clara Rossi