Traforo Gran San Bernardo, la solidarietà tra dipendenti evita il ricorso alla cassa integrazione

Lavoratori donano 500 ore ai colleghi "esattori" durante il periodo di chiusura

AOSTA. Cinquecento ore di lavoro e di permessi retribuiti sono stati donati dai lavoratori di Sitrasb, la società di gestione del traforo del Gran San Bernardo, ai colleghi che svolgono le mansioni di esattore. Così facendo non c'è stata necessità di attivare la cassa integrazione.

«Il raggiungimento di un obiettivo così importante ha evitato l'utilizzo della Cassa Integrazione permettendo così ai lavoratori di mantenere integra retribuzione grazie alla solidarietà espressa dai colleghi e dimostrando nel contempo il senso di appartenenza ad una squadra coesa», commentano in una nota Sitrasb e le organizzazioni sindacali dei trasporti della Valle d'Aosta ilt Cgil, Fit Cisl e Savt Trasporti.

Il traforo è chiuso dallo scorso settembre dopo il crollo di una parte della soletta della galleria di ventilazione. «Durante il periodo di chiusura i dipendenti, in base ad un accordo condiviso tra la società e le organizzazioni sindacali, sono stati impegnati in sessioni formative di aggiornamento e in attività lavorative di manutenzione varia - sottolineano Sitrasb e sindacati -. Per i lavoratori con mansioni di esattore, al fine di limitare il ricorso alla cassa integrazione, è stata prevista, inoltre, la possibilità da parte di tutti gli altri lavoratori di cedere volontariamente la loro banca ore e i permessi retribuiti a favore dei colleghi. L’iniziativa è stata accolta favorevolmente da tutti i dipendenti che, dimostrando vicinanza ai colleghi in difficoltà, con grande sensibilità hanno donato un totale di 500 ore».

 

redazione

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