L'idea di Confcommercio VdA dopo i recenti raid nel centro di Aosta
AOSTA. Un fondo di solidarietà per i negozi che hanno subito furti: è la richiesta che Confcommercio - Imprese per l'Italia sta valutando di sottoporre all'Amministrazione comunale e in Regione dopo l'ondata di episodi criminali che si è verificata recentemente nel centro di Aosta.
«Oltre dieci tra furti e tentati scassi ad altrettanti esercizi commerciali del centro storico di Aosta in meno di un mese; i nostri commercianti sono preoccupati e intimoriti», dice il presidente Graziano Dominidiato.
L'associazione ha raccolto le sensazioni dei negozianti, in ansia per le spaccate messe a segno e anche per i tentativi falliti perché, pur in mancanza del danno economico della merce rubata, «rimane a carico dei nostri commercianti il costo per riparare porte, infissi, vetrate danneggiate o sfondate». C'è poi una «difficoltà oggettiva ad ottenere pieno risarcimento dalle assicurazioni» e, quando questo viene riconosciuto, va comunque considerato l'aumento «significativo dei premi assicurativi che vanno così a gravare - continua Dominidiato - sui costi di gestione delle imprese».
I commercianti intendono chiedere al Comune di potenziare la videosorveglianza nelle vie del centro meno frequentate per scoraggiare i ladri e da parte di Confcommercio c'è la piena intenzione di «sostenere le iniziative che possano realmente contribuire ad incrementare la sicurezza e l'incolumità degli esercenti, dei cittadini e dei turisti», continua Dominidiato.
Tra le iniziative a cui sta pensando l'associazione c'è, come detto, l'idea di un fondo da mettere a disposizione delle attività commerciali che hanno subito furti e spaccate e non ottengono il risarcimento dall'assicurazioni. «E' importante - afferma Dominidiato - salvaguardare il valore di positività nel presidio del territorio con funzioni di pubblica utilità svolto dal tessuto economico e sociale delle nostre attività produttive, economiche e commerciali».
Elena Giovinazzo