Una importante rivoluzione tecnologica con positive ripercussioni è cominciata in tutta Europa per un percorso che andrà avanti step by step, come dicono gli anglosassoni, fino all'anno 2025. Il progetto da qualche settimana ha avuto il via anche nella nostra Valle d'Aosta, più precisamente dalla media valle del Lys. Stiamo parlando di connessione ultra veloce ad Internet, un elemento sempre più importante nel mondo di oggi ed ancora di più di domani.
Nel piccolo comune di Issime (poco più di 400 abitanti la sua popolazione attuale) ha infatti aperto il primo cantiere in Valle d'Aosta di Open Fiber e che consentirà alle circa 400 unità immobiliari presenti sul territorio di navigare ad alta velocità su Internet addirittura fino ad 1 gigabit al secondo sia in download che in upload. L'intervento è cofinanziato insieme dal Comune di Issime, la Regione Valle D'Aosta e dal Fondo nazionale sviluppo e coesione (Fsc). Si tratta comunque soltanto della prima tappa di un percorso che coinvolgerà in tutta la Valle d'Aosta un totale di 74 comuni della regione in cui vivono oltre 60.000 abitanti.
Ci potremmo scommettere sopra, magari con un unibet bonus, che i cittadini coinvolti, a cominciare proprio da quelli di Issime, saranno sicuramente particolarmente lieti di poter finalmente navigare con PC, tablet, TV e smartphone a delle velocità davvero impensabili soltanto fino a qualche tempo fa. Ma il tutto è stato possibile soltanto grazie ad un progetto pubblico visto che Open Fiber mira proprio a coprire anche quelle che sono aree bianche o anche dette nel linguaggio tecnico economico a "fallimento di mercato" e dunque non appetibili per le società del comparto. Il progetto che vede come protagonista Enel porta dunque l'infrastruttura e poi successivamente le società di telecomunicazione possono affittarla per proporre agli abitanti le loro proposte e riuscendo ad ottenerne a questo punto un profitto.
Il progetto ovviamente è per tutto il territorio nazionale italiano e punta a coprire almeno mille comuni italiani entro la fine del 2018. Ed il tutto nasce da importanti direttive Europee che prevedono di come per la fine dell'anno 2025 tutte le scuole, stazioni ferroviarie, aeroporti, aziende e le principali pubbliche amministrazioni del vecchio continente dovranno obbligatoriamente essere connesse almeno alla velocità di 1 Gigabit per secondo mentre tutte le case dei cittadini europei, anche quelle presenti nelle zone rurali e più in generale a fallimento di mercato, dovranno invece essere coperte da reti che abbiano una velocità di almeno 100 Megabit al secondo e che possano essere successivamente potenziate a 1 Gbps.
I vantaggi dell'ultra banda larga sono molteplici ma non è da sottovalutare quello che porterà le zone meno abitate, in particolare quelle di montagna, ad essere nuovamente più appetibili anche per le giovani generazioni. Avere una connessione del genere rende tutto molto più semplice sotto vari punti di vista e se pur le zone lontane dai principali centri abitati abbiano comunque degli svantaggi da un punto di vista logistico e di opportunità, di certo il gap andrebbe a ridursi con la possibilità di avere nuove potenziali attività lavorative direttamente online.