Affitti turistici, assessore Restano: materia è complessa, serve cautela


La locazione di case a scopo turistico è sempre più diffusa anche in Valle d'Aosta, ma manca una legge per regolamentarla

Claudio RestanoAOSTA. Il recente sequestro di un b&b abusivo ha riportato d'attualità la necessità di disciplinare il mercato della locazione di case e appartamenti a scopo turistico da parte dei privati, fenomeno molto diffuso anche in Valle d'Aosta.

Sull'argomento interviene l'assessore regionale al Turismo Claudio Restano ricordando che altre Regioni che hanno già approvato delle leggi che sono state prontamente impugnate o bloccate dalla Corte Costituzionale e dai Tar.

«La materia - sottolinea Restano - si presta a un facile contenzioso per conflitto di attribuzione in quanto si colloca in un'area di competenza legislativa di confine: l'istituto della locazione, disciplinato dal Codice civile e da norme nazionali, attiene alla competenza esclusiva dello Stato in materia di diritto civile, mentre il turismo è una materia di competenza delle Regioni».

La Valle d'Aosta ha iniziato a studiare l'argomento lo scorso anno con un primo confronto con Adava, Cpel, Uppi e rappresentanti della nota piattaforma Airbnb e con un disegno di legge preparato alla fine della scorsa legislatura. Visti i ricorsi che hanno affrontato le altre Regioni, serve «una certa cautela» prima di approvare un qualsiasi testo normativo.

«In sede di Conferenza Stato-Regioni - conclude ancora Restano - sono già stati avviati dei tavoli tecnici volti a proporre al Governo nazionale l'adozione di un disegno di legge che disciplini il fenomeno in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Quando saranno definiti i contorni del contenzioso sopra delineato e dell'azione della Conferenza Stato-Regioni, si avranno tutti i dati necessari affinché la Giunta regionale possa proporre al Consiglio l'approvazione di un disegno di legge».

 

Clara Rossi

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