Il crepuscolo dei Grillini

Beppe Grillo

Sembra ieri quando Beppe Grillo riempiva le piazze di tutta Italia con i suoi Vaffa Day. E sembra anche più recente la venuta del Grillo nazionale ad Aosta per il discorso tenuto in una Piazza Chanoux gremita di valdostani conquistati dalle sue parole e pieni di entusiasmo.

Vedere la registrazione della nostra diretta video di allora rende l'idea del pensiero di Grillo e della spinta che avevano i grillini ed il loro movimento. Era il 16 Novembre del 2012 e dopo quella sera in Valle d'Aosta la politica non fu più la stessa. Mentre i vecchi immortali uomini del potere Valdostano guardavano sorridenti quel popolo, non si rendevano conto di quello che stava per accadere. Il referendum sui rifiuti perso dall'allora maggioranza fu il primo effetto. Tutti speravano, tanti credevano, ma poi è arrivato il flop.

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Il Movimento è cresciuto forse troppo e troppo in fretta e ha iniziato a comportarsi sempre più come gli "altri", come i "vecchi", come coloro ai quali erano dedicati i famosi "vaffa". Oggi la trasparenza è diventata un lusso per un gruppo politico che ha dovuto mandare giù bocconi troppo amari, annunciando A e votando Z: il favore dell'immunità parlamentare di Matteo Salvini, le sciagurate scelte sull'Ilva di Taranto per passare al TAP (il gasdotto che dovrebbe essere costruito in Puglia) fino a giungere al mortificante spettacolo di lunedì di un movimento che, per mantenere in vita questo governo, si è genuflesso davanti al dio Salvini e al suo decreto sicurezza bis. Vedremo ora cosa si inventerà il M5s per la TAV, infrastruttura contro cui si è da sempre battuto. Sicuramente anche su questo troveranno il modo di dire "ni" per non irritare il padre padrone del loro movimento: Matteo Salvini.

Il punto più basso dell'orgoglio dei 5 stelle è stato toccato con il discorso del senatore Alberto Airola che aveva annunciato il voto contrario alla fiducia sul decreto sicurezza (bis), ma poi ripensandoci ha fatto marcia indietro con un imbarazzante discorso. «Vi spiego perché - ha detto - consapevole che questo comportamento mi attirerà molte critiche. Non è il caso di far cadere il governo su questo, la Lega ha voluto fare una prova di forza ma dobbiamo restare compatti». E buona pace ai valori che erano lo slogan di un movimento oggi sempre più sottomesso a Salvini, un movimento che ha accettato che il ministro dell'Interno ampliasse le sue competenze ed il suo potere con un operazione che ricorda tempi oscuri della nostra povera Italia.

Tutto questo e altro ancora sta scuotendo le coscienze degli elettori e degli eletti dei 5 stelle anche in Valle d'Aosta. Vedremo nelle prossime settimane cosa accadrà a questo movimento che aveva fatto sognare e ora è capace solamente di offrire spettacoli degni dei nostri peggiori incubi.

 

 

 

Marco Camilli

 

 

 

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