Testolin contro gli OSS che non si presentano al lavoro: 'non fanno onore alla comunità valdostana'

Dal presidente della Regione un plauso invece 'a chi sta dando il 120%'

 

operatore socio-sanitariAOSTA. Nel corso del punto stampa pomeridiano con l'Unità di crisi sulla situazione Coronavirus in Valle d'Aosta il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha voluto elogiare il personale che lavora nelle microcomunità valdostane, ma ha anche biasimato coloro che hanno fatto «un passo indietro».

Nelle "micro" per anziani al momento si contano 76 casi positivi distribuiti in più strutture e i sindacati hanno segnalato problemi nel garantire le massime condizioni di sicurezza al personale esposto al rischio contagio. 

In questo periodo, ha detto oggi il presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta, «bisogna dare segnali forti alla nostra comunità» ed è quindi «importante continuare a lavorare. È quello che fanno la gran parte delle nostre operatrici, quasi tutte». Ancora Testolin: «dispiace annoverare qualche caso in cui qualcuno, in maniera non propria opportuna, fa un passo indietro: questo non fa onore alla comunità valdostana».

Rispondendo alle richieste di chiarimenti dei giornalisti, il presidente Testolin ha indicato che la critica era rivolta a «qualcuno che per motivi di opportunità ha preferito non presentarsi al lavoro. Questo è un momento in cui servono tutte le forze possibili e professionalmente utili» ha aggiunto esprimendo quindi un «plauso a chi sta dando il 120%. Però qualche volta, a detta di chi giornalmente vive questa realtà sul territorio come i presidenti delle Unités de Communes, ci sono carenze importanti» a cui sopperiscono «altre professionalità che hanno deciso di venire a sostenerci anche fuori Valle».

 

redazione



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