Ad Aosta si è svolta martedì la tradizionale conferenza stampa di fine anno della Giunta regionale
«Il legame profondo che orienta idee e progetti è che la Valle d'Aosta deve restare una terra viva, accessibile e accogliente, in cui vivere in montagna non significhi rinunciare alle opportunità, ma poter contare su strumenti adeguati a costruire il proprio futuro». Così il presidente della Regione, Renzo Testolin, in occasione della tradizionale conferenza stampa di fine anno del governo regionale che si è insediato a inizio novembre.
Testolin ha affermato che sostenibilità e resilienza sono «le parole chiave che guideranno la nostra azione amministrativa e politica nei prossimi anni».
«In questo percorso - ha affermato ancora il presidente della Regione - la lealtà istituzionale e la chiarezza dei rapporti con il Governo nazionale costituiscono una condizione essenziale per tutelare e rafforzare le prerogative statutarie che fondano la nostra Autonomia speciale. L'attuazione delle norme statutarie, che stiamo perseguendo con determinazione, non è soltanto un atto formale, ma è il modo più concreto per dare pieno compimento alle nostre prerogative di autogoverno e per rendere efficace la specialità valdostana nei diversi ambiti di competenza».
Nel corso dei vari interventi, gli assessori hanno tracciato la strada da percorrere nel resto della Legislatura.
Luigi Bertschy (Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile) ha spiegato che «il percorso che ci attende è la prosecuzione di un lavoro che ha già messo radici. Rafforzare il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione, continuando a sostenere start-up, centri di ricerca e imprese, sarà una delle priorità. La creazione del Centro Unificato della Ricerca diventerà un punto di riferimento per il territorio, un luogo dove idee e competenze potranno incontrarsi e generare nuove opportunità. Ritengo che la ricerca sia in grado di aprire nuove strade e nuove prospettive. Parallelamente, continuerò a consolidare le filiere strategiche industriali e artigianali, attuando il Piano di sviluppo industriale».
Leonardo Lotto (Affari europei, Innovazione, PNRR, Politiche nazionali per la montagna e Politiche giovanili) ha riflettuto su temi come la rivoluzione digitale e il cambiamento climatico e il loro impatto sui territori. «Per la Valle d’Aosta queste trasformazioni sono la sostanza delle scelte che dobbiamo compiere. La nostra Regione vive in una posizione unica: abbastanza piccola da non potersi permettere inerzie, abbastanza autonoma da poter costruire risposte originali. Nel 2026 dovremo interpretare il mondo che cambia e tradurlo in decisioni che rafforzino la resilienza, l’attrattività e la capacità di innovazione del nostro territorio».
Le politiche creditizie rappresentano uno dei pilasti della programmazione del 2026, ha affermato Mauro Baccega (Bilancio, Finanze e Politiche creditizie). «In piena sinergia con Finaosta, le Confidi e le Associazioni di categoria, intendiamo rafforzare il sostegno alle piccole e medie imprese, che costituiscono l’ossatura del nostro tessuto produttivo». In questo contesto «l'interlocuzione con il Governo italiano rimane decisiva per difendere le prerogative della nostra specialità», ha affermato l'esponente di Forza Italia.
Sul fronte della Sanità, Salute e Politiche sociali, Carlo Marzi è intervenuto spiegando che «per garantire la continuità amministrativa e politica, funzionali a dare conclusione e vita ai tanti progetti avviati, rinnoviamo l’impegno anche in questa nuova Legislatura, con senso di responsabilità e con una visione prospettica proiettata a dare le migliori soluzioni concrete al servizio sanitario valdostano e ad essere di reale supporto alle persone e alle famiglie che se lasciate sole sono in seria difficoltà. Credo che questo sia il ruolo del servizio e della politica che ad esso deve dare indirizzi e stimoli».
M.C.



