Covid-19, l'Adava: orario scolastico esteso al sabato sarebbe devastante

Il presidente degli albergatori valdostani, Filippo Gérard, riferisce di 'timidi segnali di ripresa' ma il futuro preoccupa

 

Filippo GérardAOSTA. Il settore turistico come un "gigante dai piedi fragili" duramente colpito dagli effetti della pandemia che mettono in pericolo anni di "continua e abbastanza costante crescita". Questo il quadro dipinto dal presidente dell'associazione degli albergatori della Valle d'Aosta, Filippo Gérard, durante un collegamento web con la Banca d'Italia di Aosta sull'analisi dei primi effetti del Covid-19 sull'economia regionale.

"Questo momento per noi è devastante e la nostra situazione è la punta dell'iceberg", ha affermato Gérard parlando delle ricadute su tutto l'indotto. Dopo due mesi da presenze pari a zero, a fine di maggio si è assistito ad una "leggerissima ripresa, ma con numeri molto bassi". Le strutture del territorio comunque sono aperte: "con questo e il prossimo fine settimana registreremo un'apertura pressoché totale". Adesso ci sono "timidi segnali di ripresa" e l'auspicio è che la montagna attiri sempre più turisti desiderosi di vivere gli spazi aperti.

E se qualche albergatore punta sulla creatività creando disinfettanti con rum e genepy, le preoccupazioni incombono sul lavoro di tutti i giorni. Ai limiti, non banali, di poter dare la giusta accoglienza al turista indossando la mascherina si aggiunge "il problema della stagionalità. Una elevata percentuale di fatturato viene prodotta nei periodi di picco - ha ricordato Gerard -. Con il distanziamento sociale tutto è messo in discussione perché un albergo, così come un ristorante o un centro benessere, non possono più fare il pieno come prima anche se c'è la domanda".

Preoccupazioni su preoccupazioni, spaventa l'ipotesi di cui si sta discutendo di estendere l'orario scolastico al sabato che stroncherebbe il turismo dei fine settimana. "Per il nostro settore e per quelli a noi collegati sarebbe devastante - ha ammesso il presidente dell'Adava -. Gli italiani sono i turisti che dovrebbero trainare la ripartenza e se questa ipotesi dovrebbe verificarsi per noi sarebbe un duro colpo". 

Il possibile peggioramento della pandemia poi è una eventualità a cui "non vogliamo nemmeno pensare".

Tirando le somme, comunque, secondo il presidente degli albergatori valdostani "questa crisi la supereremo. Bisognerà vedere quanti ce la faranno alla fine del periodo. Però si ripartirà, credo più forti di prima. Questa esperienza ci permetterà di riordinare idee e strategie, di dare fiducia al nostro prodotto. Dovremo rimetterci in gioco e cambiare il modo di fare turismo".

 

Clara Rossi

 

 

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