I dati della Valle d'Aosta sugli infortuni da Covid-19 denunciati: sanità e assistenza sociale i settori più colpiti
Donna, di età compresa tra i 35 e i 64 anni, appartenente al settore dei servizi sanitari e sociali: questo l'identikit del "lavoratore tipo" contagiato sul lavoro dal Covid-19 in Valle d'Aosta secondo quanto emerge dal rapporto Inail basato sulle denunce di infortuni da Sars-Cov-2 tra gennaio 2020 e settembre 2021.
Nel periodo preso in considerazione la Valle d'Aosta conta in totale 829 denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 (un dato che incide per lo 0,5% sul totale degli infortuni in Italia) di cui 2 con esito mortale (0,3% sul dato nazionale).
Le lavoratrici contagiate sono 643, pari al 77,6% del totale, contro i 186 lavoratori. Una netta differenza di genere che si spiega analizzando nel dettaglio le categorie delle professioni più colpite dal virus. Più della metà dei contagi (il 55,2% per la precisione) ha colpito il settore della sanità e dell'assistenza sociale, in particolare il 28,39% dei casi ha coinvolto lavoratori delle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali e il 26,9% i tecnici della salute. Il settore dell'amministrazione pubblica registra il 23,7% delle denunce di infortunio per Covid-19 e quello del noleggio e dei servizi alle imprese il 10,3%. Le attività dei servizi di alloggi e di ristorazione registrano il 3% dei casi; il trasporto e magazzinaggio il 2,4% delle denunce e il commercio l'1,6%. La quota restante è suddivisa tra altre tipologie di lavoro.
Il rapporto Inail evidenzia come la maggior parte delle denunce si concentri in due periodi specifici: quello tra marzo e maggio 2020 e quello tra i mesi di ottobre 2020 e febbraio 2021 con il picco a ottobre (23,6% dei casi) e novembre (27,7%).
«Oltre la metà dei contagi professionali si concentra nei mesi di ottobre e novembre 2020», spiega Inail. L'anno in corso «è caratterizzato, sia a livello regionale che nazionale, da un andamento decrescente, ad esclusione della lieve risalita ad aprile e ad agosto. Incidenze al minimo nei mesi estivi (10 le denunce regionali nel quadrimestre giugno- settembre 2021)».
Elena Giovinazzo