Con l'ironia ad Aosta si esorcizza il green pass

Su un argomento così divisivo, lo sfottò unisce tutti

 

Bar Roma

Green pass sì, green pass no; vaccini sì, vaccini no: in Valle d'Aosta, come nel resto d'Italia e in diversi Paesi nel mondo, il lasciapassare sanitario introdotto nel corso dell'emergenza Covid-19 fa discutere e può essere motivo di divisione. Quando un argomento è così controverso, un ottimo modo per affrontare l'argomento è lo "sfottò". Che solitamente unisce tutti.

Accade così che in un bar del centro storico aostano, il Bar Roma di via Aubert, appare una scritta dedicata proprio alla certificazione verde e ai nomi che la definisce. Il green pass che diventa super green pass con la terza dose di vaccino e che, in un ipotetico futuro, si tramuta certificazione "turbo" o persino da "formula 1". Fino all'ultimo step: il "p.p.c.i. green pass". Cosa significa p.p.i.c.? Solo il gestore lo sa e a lui bisogna chiederlo.

In un periodo in cui la conflittualità è così elevata nei confronti del green pass, un po' di ironia non può che far bene, soprattutto se accompagnata da un buon caffè. 

 

 

redazione

 

 

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