La contrazione più forte nell'ultimo anno. L'ateneo valdostano così scende sotto i mille iscritti
L'Università della Valle d'Aosta ha perso un quarto dei propri iscritti nell'ultimo decennio e, solo nell'anno 2021-2022, ha visto diminuire dell'11 per cento i propri studenti rispetto al 2020-2021. I numeri sono stati resi noti questa mattina in Consiglio regionale dall'assessore regionale all'istruzione e università, Luciano Caveri, in risposta ad una interrogazione del Pcp sull'apertura della nuova sede all'ex caserma Testafochi.
«Il confronto tra l'anno accademico con maggiore numero di iscritti, il 2010-11, e quello con minore numero di iscritti, il 2021-22, evidenzia che si è passati da 1244 a 927 iscritti, una differenza quindi di 317 iscritti pari al 25%», ha spiegato l'assessore. Gran parte della diminuzione sarebbe spiegato «dalla disattivazione dei due corsi di laurea Scienze dell'educazione e Magistrale di psicologia», ha aggiunto Caveri, mentre sulla flessione dell'ultimo anno «occorre valutare l'entità dell'impatto dovuto dal Covid e dalle modalità emergenziali di erogazione della didattica».
Il settore della ricerca dell'UniVdA è stata oggetto di alcuni appunti da parte dell'Anvur, l'Agenzia nazionale di Valutazione del sistema universitario e di ricerca. «Le criticità rilevate sul versante della ricerca - ha commentato a tal proposito l'assessore - non attengono alla quantità e ai prodotti della stessa, bensì alla necessità di strutturare maggiormente le attività di definizione degli obiettivi e di monitoraggio dei risultati ottenuti».
Il calo del 25% delle iscrizioni è un dato «su cui riflettere», ha commentato Chiara Minelli (Pcp) in replica alla risposta dell'assessore. «È necessario valutarne i motivi e capire se ci sono anche cause legate ad una non sufficiente attrattività per gli studenti da fuori Valle, come la presenza di corsi interessanti o di un apposito studentato, oltre che specifici corsi di laurea magistrale». Servirebbe anche, a parere della consigliera del Pcp, aumentare le risorse destinate alla ricerca.
redazione