Turismo, le presenze nei siti culturali valdostani tornano ai livelli pre-Covid

Positivo il bilancio reso noto dall'assessorato al turismo in termini di visitatori registrati nei siti culturali e archeologici della Valle d'Aosta

 

Castello di Aymavilles

Con l'avvicinarsi della fine del periodo estivo l'amministrazione regionale rende noto il bilancio dell'affluenza nei siti culturali gestiti in Valle d'Aosta tra giugno e agosto 2022. I risultati confermano l'apprezzamento per i castelli e per i siti archeologici dell'Aosta romana e in generale un'affluenza paragonabile al 2019, l'anno precedente alle restrizioni per il Covid-19.

Ecco alcuni dati resi noti dall'assessorato regionale beni culturali, turismo, sport e commercio. Castelli e siti culturali tra giugno e agosto registrano oltre 278mila visitatori (475mila prendendo in considerazione il periodo tra gennaio e agosto), con 24.694 accessi tramite la formula gratuita per i giovani (in famiglia o da soli) dai 18 ai 25 anni.

Il castello di Fénis con le sue mura merlate e le atmosfere tipicamente medievali si conferma il più popolare con oltre 46mila visitatori nel corso della stagione estiva seguito dal caratteristico Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean con 37mila visite. Il terzo maniero più visitato è quello di Aymavilles con 32mila presenze.

I siti archeologici di Aosta più apprezzati risultano il Teatro romano e il Criptoportico forense, il primo con 34mila e il secondo con 33mila presenze circa. Il risultato che spicca maggiormente è tuttavia quello della chiesa paleocristiana di San Lorenzo visitata da quasi 23mila persone.

Tra gli eventi e le manifestazioni culturali, Culturété si è chiusa con 2.500 partecipazioni, Archéoété con 530 presenze, ChâteauxNuits (i mercoledì di luglio e agosto con circa 400 visitatori) e l'Estate al Gamba di Châtillon con quasi 270 partecipanti.

Qualche dato anche sugli abbonamenti introdotti dall'1 luglio: 530 Card Alta Valle vendute (includono l'ingresso al sito di Pont d’Aël e ai castelli di Aymavilles e Sarre al prezzo di 16 euro) e 260 Culture Card vendute (con l'ingresso a tutti i castelli di proprietà della Regione aperti al pubblico al costo di 35 euro).

«Risulta quindi evidente come la Valle d’Aosta sia ricercata anche per il suo ricco patrimonio culturale la cui capacità attrattiva è ormai indubbia e consolidata, in grado di richiamare turisti non solo dalle regioni di prossimità ma anche da Paesi esteri più lontani», si legge nella nota dell'assessorato.

 

 

Clara Rossi

 

 

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