Tumore e uso prolungato del cellulare al lavoro: ha diritto alla rendita

Sentenza favorevole in Appello per un pensionato Cogne

 

Una vita lavorativa passata al cellulare e, negli anni, la formazione di un tumore benigno intracranico: tra due eventi c'è «un'elevata probabilità» di correlazione e il lavoratore ha diritto a ricevere la rendita per malattia professionale.

Il caso riguarda un aostano di 63 anni ex tecnico specializzato della Cogne Acciai Speciali che si è rivolto ad uno studio legale di Torino per vedersi riconosciuta la rendita dopo che l'Inail gli ha risposto respingendo l'istanza.

Prima il tribunale di Aosta e ora la Corte di Appello di Torino hanno dato ragione al pensionato, valutando che le radiofrequenze "assorbite" nel corso di diecimila ore trascorse al telefono per motivi di lavoro e il tumore intracranico, che ha provocato parziale sordità, paresi del nervo facciale, depressione e disturbo dell'equilibrio, sono da riconoscere come malattia professionale.

Al pensionato spetta una rendita mensile di circa 400 euro.

 

 

C.R.

 

 

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