70 professionisti hanno presentato un documento spiegando che gli esperimenti sugli animali non sono indispensabili
"Quindici macachi sono vittime da anni della sperimentazione animale all’interno dell'Università di Modena. E' stata impedita loro la possibilità di vivere nel giusto habitat e sono costretti ad un'esistenza innaturale in un ambiente asettico e ad essere sottoposti a sperimentazioni invasive e dolorose con elettrodi nel cervello".
Inizia così l'appello lanciato da Animal Amnesty a sostegno della petizione per salvare quei 15 primati come accaduto due anni fa a Yuri.
Due anni fa, quando era un cucciolo di un anno, Yuri fu liberato e portato in un centro di recupero dove vive ancora oggi. "L'università all'epoca si impegnò a non prendere altri macachi per sostituire Yuri e si sperava fosse quindi l'inizio della fine di queste terribili sperimentazioni", afferma Animal Amnesty.
Ora "90 parlamentari hanno firmato un appello per la liberazione dei macachi; 70 professionisti con competenze tecnico-scientifiche hanno presentato un documento in cui dichiarano che gli esperimenti sui primati non sono indispensabili per gli obiettivi prefissati dai ricercatori, anzi sarebbero facilmente sostituibili". A loro si aggiungono le 30mila persone che già hanno firmato la petizione.
Clara Rossi