Traforo del Monte Bianco, Regione al lavoro per risolvere i problemi alla viabilità

Lo scorso 13 dicembre due mezzi pesanti hanno bloccato A5 e SS26, evidenziano i problemi di congestione del traffico verso l'alta Valle

 

I disagi alla circolazione vissuti lo scorso 13 dicembre dagli automobilisti in transito in alta Valle sono stati provocati da due incidenti con mezzi pesanti che hanno interessato l'autostrada A5 e in contemporanea la strada statale 26. L'episodio è stato oggetto di una interrogazione in Consiglio regionale alla quale ha risposto il presidente della Regione Erik Lavevaz.

Il 13 dicembre il tratto autostradale A5 è stato chiuso per un mezzo pesante che ha tentato una inversione di marcia ad un varco riservato agli interventi di emergenza all'altezza della gallerie di Leverogne, sul viadotto di Avise. Il mezzo però è rimasto bloccato sulla carreggiata Nord, obbligando Rav a chiudere l'autostrada e, con il supporto della polizia stradale, convogliare il traffico sulla statale 26.  «A questo punto - ha riferito Lavevaz - si è verificato un altro problema a causa del blocco di un mezzo pesante bloccato sulla statale 26, causando anche il ritardo nell'intervento sull’autostrada. La Rav ha, di conseguenza, effettuato lo sgombero della neve accumulata sulla carreggiata Nord e riaperto la carreggiata.»

I disagi del 13 dicembre hanno soltanto contribuito a evidenziare una problematica che esiste da tempo e cioè la difficoltà a gestire il traffico intenso e le congestioni sulle principali arterie stradali di collegamento con il Monte Bianco malgrado l'esistenza del Piano di emergenza autostradale della RAV. Il presidente della Regione ha confermato che nell'ultimo periodo «vi sono state interlocuzioni tra tutti i soggetti interessati per rendere più efficaci le procedure inerenti alle situazioni di traffico intenso al traforo del Monte Bianco. Bisogna cercare di capire come affrontare la problematica che, ormai, non è più un'emergenza ma una costante».

«Il problema principale - ha affermato ancora Lavevaz - è quello degli incolonnamenti nella galleria di Dolonne con la conseguente attivazione delle procedure di sicurezza. Stiamo ragionando sull'ipotesi di "cantierizzare" una corsia e lasciare libera l'altra per gli interventi di soccorso. Ridurre l'incolonnamento a una careggiata sembra una soluzione percorribile e si stanno facendo tutte le verifiche puntuali a livello di sicurezza e sostenibilità della procedura».

Per quanto riguarda i mezzi pesanti, «nel decreto prefettizio per le limitazioni e divieti di circolazione dei mezzi pesanti, nei giorni festivi o in particolari altri giorni per l'anno 2023 abbiamo inserito uno specifico articolo dedicato ai veicoli diretti al traforo del Monte Bianco - ha riferito il presidente della Regione -. Abbiamo inoltre cercato di utilizzare al meglio l'area di regolazione di Pollein per regolamentare i flussi di traffico e, in caso di nevicate, consentire ai mezzi di attrezzarsi con i dispositivi necessari per viaggiare su strada. Il problema non è semplice ma la situazione che Courmayeur ha vissuto nel corso dell'anno scorso non è più sostenibile e deve essere risolta.»

 

 

redazione

 

 

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