La consigliera di parità della Valle d'Aosta lancia la campagna contro le discriminazioni sessuali
Parte la campagna di sensibilizzazione della consigliera di parità della Valle d'Aosta Katya Foletto contro le discriminazioni di genere sul lavoro della consigliera di parità della Valle d'Aosta. "Indovina chi?" è il titolo dell'iniziativa.
Foletto spiega: «Vogliamo far riflettere su qual è il soggetto che è normalmente identificabile come colui o colei che è vittima di discriminazione per arrivare a un cambiamento modello lavorativo e organizzativo che alcuni datori di lavoro non riescono ancora a fare».
Per raggiungere questo obiettivo la campagna si articolerà su tre argomenti.
Il primo tema è la molestia e il ricatto di natura sessuale sul lavoro: una realtà che, secondo quanto comunicato nella conferenza stampa di presentazione della campagna, ha riguardato negli ultimi tre anni il 13% delle valdostane. Un dato che però «non corrisponde alle denunce reali» in quanto «manca ancora la capacità di denunciare questo tipo di violenza».
Altro argomento della campagna è la retribuzione, estesa poi alla possibilità di far carriera. «I contratti sono gli stessi, ma c'è una minor possibilità di carriere, di straordinari, di aumento di livello. Questo comporta una retribuzione oraria più bassa», sintetizza la consigliera di parità.
Terzo argomento: le possibilità di lavorare per le madri con figli in età prescolare. Il tasso di occupazione delle donne con figli in età prescolare è di 16 punti percentuali inferiore rispetto al tasso di occupazione delle donne senza figli. «I servizi spesso non hanno la flessibilità che si vorrebbe, con orari prolungati, aperture al mattino», afferma Foletto. A ciò si affianca la «mancanza di una rete di supporto» che porta molte madri alla scelta obbligata di rimanere a casa rinunciando al lavoro.
Clara Rossi
