Sostegno didattico, sindacati: grave la mancata attivazione dei corsi all'UniVdA

'L'Università della Valle d'Aosta dovrebbe essere un Ente al servizio della comunità e non dovrebbe utilizzare i criteri di un'azienda'

 

La mancata attivazione da parte dell'Università della Valle d'Aosta dei corsi di specializzazione per il sostegno didattico è "estremamente grave". Lo affermano le organizzazioni sindacali della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals e Savt-École. "Alla base della scelta  - spiegano in una nota -, ci sarebbe la previsione (non si comprende quanto attendibile dal punto di vista scientifico) che un numero ristretto di aspiranti superi le prove selettive di accesso nonché il fatto che l'Università della Valle d'Aosta non disponga di nessun professore che possa assumere la funzione di Direttore dei corsi". I sindacati evidenziano il fabbisogno stimato di 20 insegnanti per la scuola primaria, 35 per la scuola secondaria di primo grado e 20 per la seconda secondaria di secondo grado.

"L'Università della Valle d'Aosta - affermano le organizzazioni sindacali scolastiche -, in quanto finanziata dall'amministrazione pubblica regionale, dovrebbe essere un Ente al servizio della comunità e la valutazione dei “rischi d'impresa”, per quanto importante, non dovrebbe essere svolta con i criteri che utilizzerebbe un'azienda". Inoltre "l'attivazione di questo ulteriore ciclo di specializzazione per le attività di sostegno è stata annunciata con larghissimo anticipo di tempo da parte ministeriale" e "la valutazione previsionale sul numero di corsisti, oltre ad essere aleatoria, non tiene conto di alcune fondamentali novità apportate dal D.L. 36/2022, che amplia la platea dei possibili aspiranti includendovi senza selezione in ingresso, entro i limiti di una riserva numerica, anche i docenti precari e di ruolo che abbiano svolto tre anni di sostegno negli ultimi cinque nelle scuole pubbliche o paritarie". Secondo le organizzazioni sindacali infine "non si è tenuto conto delle potenziali immatricolazioni derivanti dall'iscrizione in soprannumero di aspiranti che hanno superato le prove selettive per più ordini nei precedenti cicli di TFA né di coloro che hanno sospeso il percorso per motivi previsti dalla normativa".

Una eventuale convenzione con l'Università di Torino "prevede una riserva di posti esattamente pari alla metà del fabbisogno regionale della Valle d'Aosta, il che non garantisce il diritto degli alunni disabili ad aver il supporto didattico specializzato" e nemmeno "soddisfa le legittime aspettative occupazionali del personale docente precario e impone a coloro che potranno accedere ai corsi di sostenere ingenti spese di trasferta e enormi difficoltà organizzative, pregiudicando di conseguenza anche il diritto allo studio".

"Auspichiamo - concludono i sindacati - che l'assessorato regionale preposto, avendo competenze dirette contemporaneamente sull'Istruzione e sull'Università, intervenga con urgenza per risolvere la questione".

 

 

redazione

 

 

Articoli più letti su Aostaoggi.it

 -  STRUMENTI
app mobile

Privacy Policy

Cookie Policy

Termini e Condizioni

 

 

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075