La norma recentemente istituita è «illegittima» e «lede i diritti delle guide ambientali escursionistiche»
La legge regionale sull'accompagnatore di media montagna "crea una figura che lede i diritti delle guide ambientali escursionistiche" perché "apporta sostanziali mutamenti e limitazioni all'esercizio della professione di Guida Ambientale Escursionistica (GAE) sul territorio valdostano". Lo sostiene l'Aigae, l'Associazione italiana delle guide ambientali escursionistiche, annunciando la volontà di agire "in ogni sede opportuna" contro la recente istituzione in Valle d'Aosta della nuova figura professionale della montagna incardinata sotto le guide alpine.
I dubbi dell'Aigae sono di natura costituzionale. "Non ho alcun dubbio che l'intero impianto normativo regionale in commento si appalesa illegittimo", afferma in una nota il presidente dell'associazione, Guglielmo Ruggiero, evidenziando il "netto contrasto all'art. 117 comma 3 così come modificato dalla Legge Costituzionale 3/2001, secondo cui la competenza legislativa in materia di professioni (ed in particolare, la determinazione dei principi fondamentali quali istituzione, modifica, ampliamento di una figura professionale) spetta sempre allo Stato".
La posizione di Ruggiero è netta: "Anche in ragione dell'interferenza con la materia della "concorrenza", di esclusiva competenza statale, nessuna Regione, ancorché a Statuto speciale, ha facoltà di creare una nuova figura professionale né tantomeno può modificare/ampliare una figura professionale ordinistica, così come non può porre limiti alle professioni non regolamentate ed esercitate ai sensi della L. 4/2013, in conformità dei principi costituzionali di competenza ex art. 117 Cost. e dei principi comunitari di libera concorrenza".
Clara Rossi