Il risarcimento per la detenzione degradante? "E' inefficace"

Il garante dei detenuti della Valle d'Aosta: istanze dichiarate inammissibili, anche quelle presentate da Brissogne

CarcereAOSTA. E' in vigore da alcuni mesi la legge che riconosce un risarcimento ai detenuti che hanno subito un trattamento degradante, inumano. Una norma importante considerando le condizioni di vita nelle sovraffollate carceri italiane, ma che secondo il garante dei diritti dei detenuti della Valle d'Aosta Enrico Formento Dojot nei fatti «non sortisce effetti».

Il risarcimento può essere economico o consistere in uno sconto di pena ed è stato previsto dopo la condanna della Corte europeai dei diritti dell'uomo. «La misura si sta dimostrando inefficace, come dimostrano le declaratorie di inammissibilità pronunciate da molti Magistrati di Sorveglianza in ordine alle istanze dei detenuti, ivi compresi i ristretti della Casa circondariale di Brissogne» avverte Formento Dojot all'indomani di un incontro con il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di una delegazione di garanti regionali.

«Il Ministro ha ascoltato attentamente le istanze dei Garanti», aggiunge, e li ha informati della nomina del nuovo Capo del Dipartimento dell'Amministrazione della giustizia, Santi Consolo, nonché del potenziamento degli Uffici di esecuzione penale esterna con l'assegnazione di maggiori risorse nella Legge di Stabilità.

Orlando ha anche annunciato la convocazione degli Stati generali per le problematiche della detenzione e fornito assicurazioni sull'istituzionalizzazione della rete dei Garanti, in stretta collaborazione con il Garante nazionale.

 

E.G.

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