Uscita obbligatoria a Châtillon per i veicoli in autostrada diretti in Francia. Rimane sul tavolo la possibilità di rinviare la chiusura del traforo
Sale la pressione sul traforo del Monte Bianco e sulla rete stradale della Valle d'Aosta dopo la chiusura ai mezzi pesanti della galleria del Fréjus, per effetto della frana avvenuta in territorio francese. Ai pedaggi italiano e francese si registrano costantemente lunghe ore di attesa e già da martedì sull'autostrada A5 e anche sulla strada statale si stanno verificando rallentamenti e code a causa del traffico molto intenso.
Attraverso il Piano di emergenza viabilità principale, per i veicoli leggeri diretti in Francia è istituita l'uscita obbligatoria al casello autostradale di Châtillon. L'itinerario consigliato per uscire dall'Italia è di transitare al tunnel del Gran San Bernardo verso la Svizzera oppure utilizzare il traforo del Fréjus che è regolarmente percorribile per il traffico leggero. Sull'autostrada A5 inoltre questa notte è stata chiusa l'entrata al casello di Nus per "operazioni di regolazione del traffico".
Situazioni simili si stanno verificando lungo i percorsi stradali che portano al tunnel del Monte Bianco sul versante francese. Le autorità d'oltralpe al momento non escludono di rinviare la chiusura i lavori programmati da lungo tempo sulla volta della galleria. La circolazione sarà interrotta a partire dalle ore 17 di lunedì prossimo, 4 settembre, per le successive quindici settimane. Il traforo riaprirà in tempo per il periodo natalizio. Le incertezze sulla riapertura del Fréjus ai mezzi pesanti però potrebbero obbligare i gestori del tunnel a cambiare i piani e mantenere aperta la galleria per consentire il transito di persone e merci da un lato all'altro delle Alpi, posticipando quindi gli interventi di manutenzione.
Marco Camilli