Il 1° gennaio 2024 scattano i rincari delle tariffe autostradali per l'adeguamento all'inflazione
Nel 2024 viaggiare in autostrada costerà di più: puntualmente, infatti, arrivano i rincari delle tariffe. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'adeguamento dei pedaggi: l'aumento per il momento sarà del 2,3%, calcolato sull'aumento dell'inflazione prevista dalla Nadef (cioè la nota di aggiornamento del Def).
Il provvedimento ha effetto temporaneo. Infatti il Milleproroghe attua una misura di salvaguardia nei confronti dei concessionari che sarà efficace fino al 30 marzo 2024 per le società che non hanno ancora aggiornato i propri piani economici-finanziari. Sulla base di questi documenti saranno definiti "gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso".
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(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});Alla comunicazione dell'aumento dei pedaggi, le associazioni dei consumatori hanno risposto con dure prese di posizione. "Dopo Rc auto, telefonia e alimentari - dice il Codacons -, gli italiani dovranno mettere in conto a partire dal prossimo anno anche i rincari delle autostrade, una ulteriore voce di spesa che inciderà sulle tasche dei consumatori. Con l'aggravante che a pedaggi più salati non corrisponde un miglioramento dei servizi resi agli utenti". Secondo l'associazione anzi "il costo dei pedaggi, a fronte dei gravi disservizi registrati sulle autostrade nel 2023, sarebbe dovuto scendere come forma di indennizzo in favore degli automobilisti lesi".
Per Assoutenti questi rincari sono "ingiustificati e favoriscono solo gli utili dei gestori privati autostradali".
Clara Rossi