Nel 2023 dieci tentativi di suicidio nel carcere di Brissogne

Nell'istituto sempre più detenuti tossicodipendenti o extracomunitari. Aumentano le aggressioni alla polizia penitenziaria e i danneggiamenti

Casa circondariale di BrissogneNel corso del 2023 sono avvenuti dieci tentativi di suicidio da parte di detenuti della casa circondariale di Brissogne. Gesti autolesionistici «non portati a compimento grazie al tempestivo intervento del personale della polizia penitenziaria, che ha impedito l'evento e prestato i primi soccorsi». Lo ha riferito Agrippino Renda, sostituto commissario comandante della polizia penitenziaria in occasione della cerimonia per il 207° anniversario della fondazione del Corpo.

La casa circondariale valdostana conta al momento 156 detenuti, un dato superiore alla media di 125 ristretti registrata lo scorso anno, ma inferiore rispetto al limite dei 181 posti regolamentari. Niente sovraffollamento dunque, ma la popolazione carceraria è «sempre più caratterizzata da un alto tasso di detenuti tossicodipendenti e detenuti extracomunitari - ha spiegato Renda -, destinati a permanere nell'istituto per breve tempo con conseguente necessità di far fronte più ai bisogni primari che al trattamento risocializzante di lungo periodo».

La cerimonia per l'anniversario della fondazione è stata l'occasione per fare un bilancio delle attività svolte a 360 gradi dalla polizia penitenziaria. «Pur rilevando relative variazioni di dati rispetto alle attività legate alla movimentazione di detenuti nell'ambito del servizio traduzioni e piantonamenti, che ha espletato 569 traduzioni per motivi di giustizia, esigenze penitenziarie e visite in luoghi esterni di cura, preoccupa non poco l'incremento in termini numerici di eventi critici». Lo scorso anno, ha riferito sempre il sostituto commissario comandante, ne sono stati registrati 976 con «incrementi rispetto alle violazioni di norme penali e in particolare al danneggiamento di beni dell'amministrazione, alle aggressioni ai danni del personale di polizia penitenziaria, alle minacce, alla violenza e resistenza a pubblico ufficiale. A questi si aggiungono i procedimenti disciplinari attivati per violazioni di carattere amministrativo».

 


Marco Camilli

 

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