Previdenza vigili del fuoco valdostani, i sindacati: "è un finto problema"

 

Nota congiunta di Cgil, Cisl, Savt e Uil sulla questione riunificazione del Corpo regionale al nazionale

Caserma-vigilifuocoAOSTA. La questione dei differenti trattamenti previdenziali dei vigili del fuoco valdostani rispetto ai colleghi del Corpo nazionale è "in realtà un finto problema". Lo affermano i segretari regionali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl, Savt e Uil commentando la richiesta di riunificazione del Corpo valdostano a quello italiano proposto a più riprese dal Conapo e oggetto anche di una interrogazione parlamentare del Movimento 5 stelle.

"A seguito di un approfondimento - spiegano il funzionario Barbara Abram e i segretari Claudio Albertinelli, Ramira Bizzotto e Carmela Macheda - abbiamo rilevato come il tutto sia già stato affrontato e risolto con una legge nazionale già nel lontano 2000" e "l'unica cosa che potrebbe rimanere da fare è, nel momento in cui dovesse presentarsi il caso visto che fino ad oggi non si è mai avverato, chiedere la corretta applicazione della suddetta legge, che per l'appunto precisa in maniera molto chiara e netta che i corpi provinciali e regionali sono equiparati al corpo nazionale per le tematiche previdenziali".

"Stupisce il fatto - conclude la nota dei sindacati - che chi si è occupato a vari livelli di questa vicenda non abbia fatto i necessari approfondimenti normativi/legislativi prima di creare allarmismo e un conseguente clima di forte tensione tra i vigili del fuoco valdostani, o forse viene da pensare che qualcuno fosse alla ricerca di un qualche pretesto utile a portare avanti una battaglia personale che nulla ha a che vedere con il bene del corpo regionale dei vigili del fuoco".

 

E.G.

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