Sbloccato dal Tar il cantiere della nuova università ad Aosta

Il Tribunale ha accolto il ricorso sull'appalto per la direzione dei lavori

universita-nuovaAOSTA. Possono ripartire i lavori del nuovo polo universitario di Aosta. A dirigerli non sarà però il raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato l'appalto da 2,7 milioni di euro (composto da Tecnoservices Vallée d'Aoste Srl e Consorzio Mythos Scarl) perché il Tar della Valle d'Aosta, accogliendone il ricorso, ha "affidato" il compito alle ditte giunte seconde nella gara (Copaco srl, Studio Cometto srl, Rpa srl, Società d'ingegneria Inart srl, Sitec Engineering srl, Ingegner Henri Calza e Architetto Renato Perinetti).

A far pendere dalla parte dei ricorrenti l'ago della bilancia del Tar sono stati alcuni incarichi ricoperti in precedenza dal legale rappresentante del raggruppamento che si era aggiudicato l'appalto, l'ingegnere Fabio Fabiani, che secondo i giudici amministrativi potrebbero aver procurato una "posizione di vantaggio, e con i principi, anche comunitari, di libera concorrenza e parità di trattamento".

Il Tar evidenzia inoltre che in una relazione allegata all'offerta tecnica del raggruppamento aggiudicatario è stato sottolineato proprio il fatto che Fabiani in passato "è stato supporto del Rup di Nuv per il progetto del Nuovo polo universitario regionale e quindi conosce a fondo le problematiche di coordinamento e collaborazione suindicate".

 

M.C.

 

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