Il progetto è fonte di perplessità tra i componenti della Federazione regionale dei volontari
AOSTA. C'è preoccupazione anche tra i volontari del soccorso per la riorganizzazione del servizio di emergenza e urgenza in Valle d'Aosta. Seppure temporaneamente sospesa, come annunciato dall'assessore alla sanità Fosson, il progetto desta perplessità su più punti ed è stato argomento di discussione nei giorni scorsi nella conferenza dei presidenti della Federazione regionale dei volontari del soccorso.
Il dibattito è stata l'occasione per ribadire che le organizzazioni di volontariato "non sono in grado di assicurare, se richiesti, ulteriori equipaggi rispetto all'attuale calendario". L'impegno è costante, ma le difficoltà si fanno sentire tanto che alcune organizzazioni, come quelle di Valtournenche e di Cogne, hanno dovuto ridurre i servizi per carenza di personale mentre altre, come a Torgnon e Verrayes, hanno dovuto cessare del tutto l'attività.
Oltretutto la Federazione rimarca che nella riorganizzazione non ci sia alcun riferimento ai volontari che pure in più occasioni sono stati definiti di "rilevanza strategica" per il funzionamento del sistema nel suo complesso.
I presidenti delle organizzazioni hanno stabilito di "verificare la possibilità di avviare un tavolo comune dipendenti-volontari per monitorare la situazione territoriale di trasporto e urgenza al fine di assicurare i servizi senza discriminare i cittadini valdostani più lontani all'ospedale rispetto a quelli più vicini". Quanto prima inoltre i presidenti torneranno a riunirsi per audire i vertici del Dera - Dipartimento di emergenza rianimazione anestesia.
M.C.