Donzel: "c'è tensione con Trenitalia". Ripercussioni anche sulla Foire di Donnas: i visitatori dovranno scendere alla stazione di Pont-St-Martin
AOSTA. I tagli e le difficoltà del servizio ferroviario in Valle d'Aosta potrebbero avere ripercussioni anche sulla Fiera di Sant'Orso. L'accordo che Regione e Trenitalia ripropongono per potenziare i treni che accompagnano ad Aosta migliaia di visitatori il 30 e 31 gennaio quest'anno non è stato ancora definito. Il meccanismo si è inceppato a causa dei rapporti difficili tra l'Amministrazione regionale e la società ferroviaria dopo la sospensione della ferrovia Aosta - Pré-Saint-Didier e la chiusura delle biglietterie.
«C'è un po' di tensione» ha confermato Raimondo Donzel, assessore regionale alle Attività produttive, durante la conferenza stampa di presentazione della 1016a Fiera. Generalmente in occasione dell'incontro con la stampa la Regione era già in grado di fornire tutte le informazioni utili per i treni speciali, ma quest'anno nulla è ancora definito. «La richiesta è stata fatta, ci siamo mossi per tempo» hanno tenuto a precisare Donzel e la coordinatrice del dipartimento che si occupa della Fiera, Tamara Cappellari, rispondendo alle domande dei giornalisti.
L'assenza di treni potrebbe avere gravi conseguenze sulla Millenaria che quest'anno, essendo di sabato e domenica, attirerà moltissimi vistatori (meteo permettendo). Senza treni speciali molti turisti potrebbero rinunciare alla Fiera o decidere di raggiungere Aosta con mezzi privati, contribuendo a congestionare il traffico e i parcheggi già sotto pressione.
Quest'anno già la Foire di Donnas è stata penalizzata dal servizio ferroviario che non effettuerà servizi speciali il 17 gennaio. Gli organizzatori hanno dovuto potenziare il servizio di navetta e far arrivare le corse fino alla stazione ferroviaria di Pont-Saint-Martin per trasportare i visiatori fino alla Fiera.
M.C.
