Arresto pm Aosta, Falcomatà (Cgil): "magistratura vada fino in fondo"

Arresto pm Aosta, Falcomatà (Cgil): "magistratura vada fino in fondo"

 

Il leader del sindacato accusa la politica di aver chiuso gli occhi davanti ad una Valle d'Aosta "intrisa e contaminata dalle mafie"

AOSTA. "Visto che una parte della politica in questi anni ha chiuso gli occhi di fronte ad un cancro che si sta inserendo sempre di più nella nostra Regione intaccando ogni aspetto della vita politica ed economica, bisogna che la magistratura, nella quale riponiamo la nostra massima fiducia, vada fino in fondo". Lo afferma il segretario generale della Cgil della Valle d'Aosta, Domenico Falcomatà, commentando gli arresti dell'ex procuratore capo Longarini e dell'imprenditore Cuomo.

Falcomatà ricorda che la richiesta della Cgil, due anni fa, di istituire un Osservatorio Permanente per contrastare i fenomeni mafiosi "è caduta nel vuoto con un voto contrario della II Commissione consiliare il 27 ottobre 2015 con motivazioni assurde giustificate da “ristrettezze di bilancio” per una spesa complessiva annua valutata in 10.000 euro". Il sindacato quindi ribadisce la richiesta dell'Osservatorio permanente e rilancia: "sarebbe anche il caso di cominciare un'attenta riflessione sull'opportunità di dividere le cariche di Prefetto e Presidente della Regione".

Il leader della Cgil valdostana torna quindi a rivolgersi alla politica: "Il tema delle infiltrazioni mafiose nella nostra Regione è talmente grave che il Consiglio regionale e la politica non possono esimersi da affrontare questa tematica mettendo in atto tutte le azioni possibili per fugare ogni dubbio su possibili collusioni ed intervenendo in modo risoluto, deciso e concreto nel contrasto alla criminalità organizzata".

"Ciò che è accaduto negli ultimi giorni può essere considerato uno dei più gravi episodi che hanno interessato la nostra Regione", aggiunge, e "quanto sta emergendo dalle inchieste di queste settimane conferma purtroppo un quadro ancora più inquietante in cui possibili infiltrazioni della criminalità organizzata e possibili intrecci col mondo politico sono ancora più evidenti. Emergono così i rapporti tra 'ndrangheta, imprenditoria, politica e ora magistratura".

"La Valle d’Aosta - continua - è intrisa e contaminata dalle mafie e dalla massoneria deviata che ha trovato terreno fertile in ampi settori della società valdostana" e tutto questo "lascerà profonde ferite nella società valdostana".

 

M.C.

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