Incontro dibattito ad Aosta sulle 'vittime della Giustizia'

Iniziativa dell'associazione Genitori Separati l'9 ottobre al CSV di Aosta

 

giustiziaAOSTA. L'associazione Genitori Separati per la tutela dei minori organizza venerdì 9 ottobre un incontro dibattito aperto a tutti e intitolato "Gli utenti del tribunale ancora vittime della Giustizia! Testimonianze a confronto". L'iniziativa, in programma alle ore 20.30 presso la sala conferenze del CSV di Aosta, sarà moderata da Andrea Pieri. Ubaldo Valentini, presidente dell'associazione, introdurrà la serata. 

Spiegano gli organizzatori in una nota: "il Tribunale di Aosta non funziona - e ciò lo sanno bene i cittadini e soprattutto i separati e i loro figli – a causa di sentenze fortemente influenzate dalla cultura di genere, di sentenze perennemente evidenziate da errori che costringono l’utente che non ha risorse economiche per altri ricorsi a rinunciare alla tutela dei propri diritti, di sentenze che rinnegano quelle pronunciate da colleghi dello stesso tribunale a cui, invece, dovrebbero attenersi, procedura civile talvolta palesemente non applicata e l’elenco delle disfunzionalità è noto a tutti, anche se sono poche le fonti d’informazione che ne parlano ufficialmente".

Secondo l'associazione "il tribunale sembra preoccupato più del divieto governativo in merito alle passeggiate in montagna durante il Covid che di una giustizia che tale non sembra essere e che non sempre è uguale per tutti. Eravamo convinti - prosegue la nota - che la magistratura non doveva essere deligittimata ma i fatti di cronaca di ricordano, purtroppo, che troppi giudici si deligittimano da soli e non sono affatto super partes. La legge è uguale per tutti, leggiamo nelle aule dei tribunali, però le sentenze, troppo spesso, suscitano ben altre considerazioni".

"In molti casi - continuano i Genitori separati - non si applica più il diritto contenuto nei codici italiani per far posto ad un facile “psicologismo” senza alcun riscontro scientifico. I protocolli tra giudici e legali sostituiscono il diritto. “Il supremo interesse dei minori” è una frase di circostanza e i minori si tolgono ai genitori con troppa facilità".

L'associazione aggiunge che "le sentenze sono criticabili ma non si può chiedere il risarcimento del danno subito ai giudici che lo hanno provocato. Non pagano loro ma lo Stato, cioè noi cittadini la cui principale preoccupazione non è quella delle passeggiate in montagna ma di essere tutelati anche nei Tribunali. Ad Aosta i giudici sembrano essere amovibili, mentre in una realtà così piccola dovrebbero essere cambiati, nessuno escluso, al massimo ogni dieci anni. Di tutto ciò inizieremo a parlarne venerdì sera - e continueremo nei prossimi mesi - con le testimonianze di chi è stato vittima della Giustizia valdostana".

 

 

redazione

 

 

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