Coinvolti anche l'ex presidente della Regione Rollandin ed il commissario speciale Rocco
AOSTA. Nove sono le persone indagate dalla Procura di Aosta per i lavori di costruzione del vallo per la frana di La Saxe, a Courmayeur, realizzato in via d'urgenza tre anni fa quando sembrava che il movimento franoso stesse per cedere definitivamente.
L'inchiesta riguarda sia i lavori del vallo sia lo smaltimento di rifiuti non pericolosi. A fine giugno l'allora procuratore facente funzione Giancarlo Avenati Bassi ha chiesto la proroga delle indagini preliminari per il fascicolo aperto dai precedenti procuratori capo.
Per la costruzione del muraglione a protezione degli abitati di La Palud ed Entrèves le ipotesi di reato sono tre: concorso in truffa per l'ex presidente della Regione Augusto Rollandin e per il commissario delegato alla gestione dell'emergenza, Raffaele Rocco; abuso d'ufficio per il dirigente della struttura Assetto idrogeologico dei bacini montani, Valerio Segor; esercizio abusivo di professione per i geometri Ronny Salvato, 48 anni, e Furio Saravalle, 52 anni, entrambi di Saint-Christophe.
Per l'aspetto della smaltimento dei rifiuti sono indagati, per attivitù di gestione non autorizzata di rifiuti non pericolosi, alcuni rappresentanti delle ditte che si sono aggiudicati i lavori: il geometra aostano Nazareno Fazari, 51 anni, rappresentante per l’associazione temporanea di imprese nel verbale di consegna lavori del 22 aprile 2014; l'ingegner Enrico Giamminuti di Courmayeur, 66 anni, amministratore unico e direttore tecnico di Dolmen Consorzio Stabile Costruttori Scarl di Saint-Christophe; Giovanni Enrico Vigna, 63 anni, di Quincinetto, della Ivies Spa di Pontey; Giulio Grosjacques, 55 anni, di Brusson, dirigente della Costruzioni stradali Bgf Srl di Issogne.
Marco Camilli