Denunciato un 51enne per il furto di monete antiche al Museo archeologico di Aosta

Avrebbe agito per bisogno di soldi. La refurtiva recuperata da un numismatico del Canavese - VIDEO

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AOSTA. E' un cinquantunenne con precedenti per reati predatori il presunto responsabile del furto di monete avvenuto pochi giorni fa al Museo archeologico regionale di Aosta. La Squadra mobile di Aosta lo ha individuato e denunciato in meno di 48 ore e ha anche recuperato la refurtiva. Si tratta di Stefano Di Mascio, riconosciuto grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza del Museo e denunciato a piede libero per furto con scasso: lunedì sarà processato per direttissima vista l'evidenza delle prove a suo carico.

furto-mascio1x350Secondo quanto ricostruito dal personale della Sezione reati contro il patrimonio, Di Mascio non ha agito né su commissione né con premeditazione. La mattina del furto era al Museo archeologico regionale e, quando si è trovato davanti alla teca con le 10 monete antiche, ha sfruttato l'opportunità: pensando che le telecamere fossero spente ha aperto il contenitore allarmato e si è impossessato delle monete prima di allontanarsi mischiandosi ai visitatori della Fiera di Sant'Orso. Velocemente ha rivenduto a peso d'oro la refurtiva ad un numismatico del Canavese (ignaro della sua provenienza e la cui posizione è ora al vaglio degli inquirenti) e lì sono state sequestrate dagli agenti.

A chi lo ha denunciato il cinquantunenne ha spiegato di aver agito per bisogno di soldi.

Nel presentare in conferenza stampa i dettagli dell'operazione, i responsabili delle indagini hanno spiegato che probabilmente i tempi di reazione degli addetti che dovevano intervenire una volta scattato l'allarme della teca siano stati lenti.

 

Marco Camilli

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