Morte Oussalam, indagato l'uomo che avrebbe litigato con la vittima


Accertamenti dei carabinieri su filmati della videosorveglianza e cocci di vetro

CharvensodAOSTA. Remo Quendoz, 46 anni, risulta indagato dalla procura per la morte del cinquantenne Rachid Oussalam, avvenuta al culmine di una violenta lite sabato scorso davanti ad un bar di Charvensod. Secondo quanto accertato finora dai carabinieri, Quendoz è l'uomo con cui la vittima ha avuto la colluttazione.

L'iscrizione nel registro degli indagati da parte della procura (che ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale) consentirà al quarantaseienne di avere un proprio consulente per l'autopsia che è stata posticipata a venerdì prossimo.

L'esame del medico legale servirà a determinare le cause del decesso di Oussalam, sposato e padre di tre figli. Intanto i carabinieri stanno continuando le indagini e stanno vagliando in particolare le immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza della zona. Altri elementi utili a ricostruire i fatti potrebbero arrivare dai cocci di vetro trovati vicino al luogo della colluttazione.


«Quendoz si è difeso»

«Il signor Quendoz è stato colpito violentemente nella zona dell'occhio con una bottiglia di vetro spaccata. Ha perso molto sangue e poi è stato ricoverato in ospedale. Si è difeso sempre a mani nude, non ha mai usato alcun oggetto. Ovviamente è un muratore, si è difeso con la resistenza di un muratore». Così l'avvocato Danilo Pastore di Torino, uno dei legali che assistono Quendoz.

 

redazione

 

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