FeuDora, sei patteggiamenti e una condanna per lo spaccio di cocaina ed eroina

Cinque anni per Nirta e per Giuseppe Ficara. Assolta una aostana di 67 anni

 

Feudora

AOSTA. Si conclude con sei patteggiamenti, una condanna e una assoluzione il processo ad Aosta nato dall'operazione antidroga denominata FeuDora con cui la Guardia di finanza aveva portato alla luce, la scorsa primavera, un traffico di stupefacenti mantenuto in piedi anche nel pieno lockdown con un giro d'affari calcolato in 70.000 euro al mese.

Giuseppe Nirta, 68 anni, considerata la persona al vertice del giro di eroina e cocaina, ha patteggiato 18.000 euro di multa e cinque anni da scontare ai domiciliari su richiesta dell'avvocato difensore accolta dal giudice Davide Paladino. Cinque anni anche per Giuseppe Ficara, 39 anni, di Aosta, in virtù del suo ruolo "primario" nel coordinare le attività di spaccio. 

Meno severe le pene per altri quattro imputati che hanno patteggiato: la trentatreenne Laura Ficara tre anni e 9.000 euro di multa; il quarantanovenne Massimo Penti un anno e cinque mesi e 900 euro di multa; il quarantenne Daniele Ferrari un anno e quattro mesi e 6.000 euro di multa, il trentatreenne Massimo Casone un anno e 2.000 euro.

Coinvolti nell'inchiesta anche Christian Bredy, 43 anni di Sarre, che è stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione e 18.000 euro di multa, e Adriana Chiambretti, aostana di 67 anni, che invece è stata assolta per non aver commesso il fatto.

 

 

Marco Camilli

 

 

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