Accolta la richiesta del ristoratore con rinvio a nuovo giudizio davanti all'Appello di Torino
La Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio a nuovo giudizio, il decreto di confisca dei beni del ristoratore aostano Antonio Raso, imputato nel processo Geenna sulla 'ndrangheta in Valle d'Aosta.
L'annullamento stabilito ieri accogliendo la richiesta del ristoratore arriva a due anni di distanza dalla confisca e riguarda le quote del ristorante "La Rotonda" di Aosta, un appartamento, due vetture, un'autorimessa e alcuni conti correnti. Secondo gli inquirenti era stata "definitivamente accertata una sproporzione ingiustificata tra i beni per i quali si propone il sequestro e i redditi dichiarati ovvero l'attività economica" di Raso e dalla sua famiglia.
I beni tornano ora sotto sequestro in attesa di un nuovo processo davanti alla Corte d'appello di Torino.
Marco Camilli