Le violenze sarebbero iniziate subito dopo il matrimonio combinato in Marocco
Un trentunenne marocchino residente ad Aosta è stato condannato nei giorni scorsi dal giudice monocratico a due anni e due mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia. Accusato di picchiare la moglie, sua cugina, il pm aveva chiesto per lui la condanna a tre anni e tre mesi.
La donna ha raccontato che i maltrattamenti erano iniziati subito dopo le nozze avvenute in Marocco, dopo che la coppia si era trasferita ad Aosta, dove l'uomo già abitava e viveva prima del matrimonio combinato dalla famiglia. La donna inoltre ha affermato che il marito non le permetteva di uscire e che, quando lui era al lavoro, doveva andare a casa delle cognate dove veniva costretta a pulire e cucinare.
Il trentunenne ha respinto le accuse.
Marco Camilli