Enrico Rigollet, 57 anni, è stato picchiato a morte davanti agli occhi del fratello gemello
TORINO. Era originario di Saint-Christophe il barista e tabaccaio ucciso ieri sera a Torino nel suo negozio, in via Veglia. Enrico Rigollet, 57 anni, è morto sotto gli occhi del fratello gemello dopo essere stato preso a calci e pugni da un cliente senza un vero e proprio motivo.
Testimone dell'aggressione fatale anche la madre dell'uomo che i carabinieri hanno arrestato per l'omicidio, Giuseppe Cerasa, un muratore di 38 anni con precedenti conosciuto tra i commercianti e i residenti della zona per il suo atteggiamento aggressivo.
La dinamica di quanto accaduto è stata velocemente ricostruita dai carabinieri. Nel primo pomeriggio Cerasa era stato nel bar-tabaccheria "Due Leoni" della vittima e c'era stato un primo screzio tanto che l'uomo era stato accompagnato fuori dal locale. Si pensava fosse finita lì e invece il trentottenne in serata è ritornato nel negozio ed è nata un'altra discussione con Enrico Rigollet e il fratello, Prospero. La vittima si è avvicinata a Cerasa e lui lo ha preso a pugni e calci, senza fermarsi nemmeno quando Rigollet era ormai a terra. Fratello e madre non sono riusciti a fermare l'aggressione e all'arrivo dell'ambulanza per il 57enne non c'era più nulla da fare.
Il trentottenne si è poi rifugiato in un negozio vicino dove i carabinieri lo hanno bloccato e ammanettato.
Sarà ora l'autopsia a chiarire se il decesso è dovuto al pestaggio o se il tabaccaio ha avuto un malore mentre veniva picchiato.
Clara Rossi