Corte dei Conti: ancora da recuperare 5,4 milioni per il trenino Pila-Cogne

Nel 2016 la sentenza di risarcimento, ma gran parte della somma non risulta ancora versata secondo la relazione del procuratore generale De Rosa

Trenino Pila-CogneSfiorano i 7 milioni di euro le somme che la Corte dei Conti della Valle d'Aosta segnala essere ancora da recuperare sulla base di sentenze di condanna passate in giudicato. Di questo totale, oltre 5,4 milioni sono collegati alla sentenza di risarcimento del 2016 relativa al trenino Pila-Cogne. È quanto segnalato nella relazione di inaugurazione dell'anno giudiziario del procuratore regionale Giuseppe De Rosa.

Con la sentenza di otto anni fa, la III sezione d'Appello ridusse da 13 a 6 milioni la somma addebitata all'ingegnere Alberto Devoti, progettista e direttore dei lavori della tranvia costata alla Regione 29 milioni di Euro e mai attivata in quanto inutilizzabile. La decisione della III sezione di Appello teneva conto dello «scostamento del progetto della ferrovia dal risultato che il medesimo doveva garantire» e del fatto che l'ingegnere «era ben a conoscenza dei problemi di funzionalità dell’opera, dato che ne era stato progettista ed era stato nominato direttore dei lavori fin dall’inizio dell'appalto».

La relazione del procuratore regionale segnala inoltre altri 750mila euro ancora da recuperare che riguardano un'altra sentenza di Appello, sempre del 2016. Questa coinvolge un ex funzionario dell'assessorato regionale al Territorio, Ambiente e Opere pubbliche, Luigi Bassignana, coinvolto in una indagine su illeciti nell'assegnazione di lavori pubblici anche in relazione all'alluvione del 2000. Il pagamento con la sentenza ammontava a € 750.915,49, quella ad oggi non recuperata risulta pari a € 750.033,53.

 

 

M.C.

 

 

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